L'ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi mette nero su bianco le sue perplessità sul riassetto della viabilità deciso dalla giunta retta dal sindaco Daniela Colombo per alcune zone nevralgiche.
Vi individua diverse macchie nere e le indica per nome e cognome. L'ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi mette nero su bianco le sue perplessità sul riassetto della viabilità deciso dalla giunta retta dal sindaco Daniela Colombo per alcune zone. "Stiamo parlando di un piano particolareggiato steso da un professionista - esordisce - che è lo stesso che ha fatto lo studio della nuova viabilità nella zona di via Meda qualche anno fa. Questo per dire che, sia pur criticati allora, anche noi non sceglievamo proprio male".
Cozzi ravvisa quale unico elemento innovativo del piano "il senso unico di via Brera in direzione del semaforo di via Roma verso il centro". Il resto, afferma, non presenta reali aspetti di novità: "Si prevede l'allargamento della zona 30 - prosegue -, l'introduzione delle corsie ciclabili su diverse strade, in primis il centralissimo viale Villoresi e l'inserimento di attraversamenti pedonali rialzati". La zona 30, spiega, può anche andare bene. Il problema, però, è come farla rispettare: "Non ci convince per nulla il puntare alle cosiddette corsie ciclabili - aggiunge - cioè corsie disegnate per terra, senza alcun cordolo di protezione, dove le biciclette hanno la precedenza su tutti gli altri mezzi di circolazione". Cozzi sostiene che l'intervento sia "pura propaganda" perché svolto a suo avviso solo "per fare vedere che si agevolano le biciclette". Occorrono invece, a suo dire, "vere piste ciclabili e un adeguato cordolo di protezione".
L'ex primo cittadino nervianese registra poi un'inversione di marcia da parte della giunta sul senso unico di viale Villoresi: "Il sindaco e diversi esponenti della maggioranza - sostiene - hanno cambiato idea su viale Villoresi, da paladini della raccolta firme (oltre mille) per il senso unico e la creazione di una pista ciclabile al mantenimento del doppio senso di circolazione il passo è brevissimo, il tutto con il contentino di due corsie ciclabili, entrambe di un metro, su entrambi i lati della carreggiata che, sostanzialmente, non aggiungono nulla di nuovo".
Cozzi storce il naso anche per quanto concerne il discorso della riqualificazione di piazza Italia, e aggiunge: “Si arriva a proporre l'apertura al traffico veicolare di via san Giovanni Bosco per rendere fruibile a tutti il piccolo parcheggio presente ora destinato ai residenti e per le cerimonie nell'adiacente chiesa, con il concreto rischio di deterioramento della pavimentazione presente".
In generale, l'ex sindaco ora consigliere comunale di opposizione boccia il piano viabilistico rilevando come si aspettasse dall'attuale giunta "una proposta viabilistica più coraggiosa e, soprattutto, basata su un cronoprogramma di realizzazione e relativi costi analitici di realizzazione".