Gli aiuti umanitari destinati all’Ucraina non si fermano, “e a dire il vero non si sono mai arrestati, così come il conflitto è ancora in corso".
Gli aiuti umanitari destinati all’Ucraina non si fermano, “e a dire il vero non si sono mai arrestati, così come il conflitto è ancora in corso. Ma le persone si sono già scordate che a un’ora e mezza d’aereo si muore sotto le bombe. La gente dimentica in fretta”. A dire queste parole, senza rammarico, ma con molta consapevolezza, è Fabio Prevedello. fondatore e presidente onorario dell'Associazione Nazionale Italia-Ucraina Maidan.
“Le cose vanno a rilento in quanto agli aiuti che arrivavano dalle aziende con le donazioni si sono quasi del tutto bloccati. Ora gli aiuti arrivavano perlopiù da privati: abbiamo appena fatto una piccola spedizione l’altra sera da Buscate, per la quale ringraziamo sempre anche il Sindaco Fabio Merlotti, che viene a dare una mano a caricare i camion.
Ora abbiamo due progetti importanti attivi sulla città di Vinnytsia: col primo abbiamo fornito 70 tablet ai bambini per permettere loro di studiare in DAD perché molte scuole non sono dotate di bunker antiaerei e i bambini non posso quindi andare a scuola e abbiamo spedito un paio di tir carichi di aiuti umanitari”.
“Gli aiuti non si fermano, ma si può fare di più, tutti insieme: ormai ci si è assuefatti alla guerra, la si dà per scontata. Il nostro intento è di aiutare le persone direttamente lì perché abbiano la possibilità di non sradicarsi da casa loro. A oggi abbiamo fornito 550 tonnellate di aiuti umanitari e questo ci dà la forza di continuare ad andare avanti, soprattutto i bambini, che sono i primi che vogliamo sostenere”.
Per maggiori informazioni o per sostenere le attività dell’associazione Italia – Ucraina Maidan, ecco il sito: http://www.italia-ucraina.it/it/