Milano / Malpensa
Con la tariffa puntuale, la patente di 'Ricicloni'
- 03/04/2023 - 14:24
- Energia & Ambiente
- Territorio
E’ un traguardo importante, che testimonia come i piccoli passi quotidiani consentano di arrivare gradualmente alla meta, quello raggiunto l’altro giorno da cinque dei nostri Comuni entrati a pieno titolo nella lista dei “Comuni Rifiuti Free” stilata da Legambiente Lombardia. Il dossier che, attraverso una rielaborazione di Ars Ambiente, analizza i dati relativi alla raccolta rifiuti del 2021, ci dice che il nostro è un territorio virtuoso (sono complessivamente 8 i Comuni del Legnanese rientrati nella classifica, che salgono a quota 17 se si allarga la prospettiva, includendo anche quelli del Castanese, del Magentino e dell’Abbiatense).
Per entrare nell’ambito “cenacolo green”, occorre una produzione di rifiuto indifferenziato al di sotto dei 75 chilogrammi annui per abitante, sommando a questo dato anche la percentuale di raccolta differenziata, che deve attestarsi almeno al 65%. Il motivo per cui l’attenzione sia focalizza sul secco indifferenziato è presto detto e costituisce il principio cardine della Tariffa Puntuale che abbiamo avviato nei cinque Comuni (Canegrate, Dairago, Magnago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese *) premiati da Legambiente: tra le varie frazioni di rifiuto prodotte a livello domestico, il secco indifferenziato è, infatti, l’unica che non può essere avviata al riciclo. E’, pertanto, quella che va ad impattare maggiormente sull’ambiente. Riuscire a ridurre il più possibile la produzione di questo rifiuto (stando attenti a differenziare bene e acquistando prodotti con imballaggi riciclabili), è la sfida insita nella Tariffa Puntuale, che i cinque nostri Comuni hanno non solo raccolto, ma anche vinto.
Tra questi cinque, la performance migliore è stata resa da San Giorgio su Legnano che, con i sui 6.683 abitanti, ha prodotto nel 2021 solo 45 chilogrammi di rifiuto indifferenziato per abitante (contro i 51,9 chilogrammi del 2020), con una percentuale di differenziazione che si è attestata all’88,3%. Meritano un grosso plauso anche i cittadini degli altri quattro Comuni, che ancora una volta hanno saputo distinguersi nel panorama del Legnanese e, ovviamente, anche i loro amministratori, che hanno creduto nella validità del sistema di raccolta puntuale e hanno lavorato con noi di ALA al raggiungimento di questo obiettivo.
Ora è la ben più popolosa città di Legnano a raccogliere la sfida che dovrebbe portarla verso un sacco grigio sempre più leggero: siamo entrati, infatti, nella quinta fase del progetto e tocca alla zona denominata Centro 3 raccogliere il testimone dalle altre quattro in cui il sacco con il microchip è già diventato abitudine consolidata. Sono in distribuzione i vari kit, ma il decollo vero e proprio sarà il 9 giugno. Poi la Tariffa Puntuale approderà in Centro 4, seguendo i vari step di tutte le altre cinque zone. La popolazione di Legnano avrà modo di familiarizzare con il sacco grigio sino a dicembre, senza ripercussioni sulla Tari: da gennaio 2024, infatti, prenderà il via il conteggio delle esposizioni dei sacchi grigi, ai fini della Tariffa. Chiaro che sarà un’utopia, almeno all’inizio, attendere dalla città del Carroccio i brillanti risultati raggiunti nei Comuni più piccoli: più, infatti, cresce la dimensione dell’abitato e più la raccolta differenziata rischia, di essere esposta a problematiche di vario genere, più o meno complesse.
Impegno e perseveranza sono, tuttavia, le linee guida che orientano il lavoro di ALA: da quello svolto dagli informatori ambientali che, insieme alla polizia locale, girano nelle varie zone della città per spiegare come funziona il nuovo sistema e correggere gli errori che i cittadini commettono, a quello degli operatori addetti alla raccolta, che hanno il compito di lasciare a terra i sacchi non conformi, applicandoci l’ormai noto adesivo giallo.
Il grafico che alleghiamo mostra come è cambiato lo scenario dei rifiuti a Legnano, dall’introduzione della Tariffa Puntuale: si nota una diminuzione del secco indifferenziato, a fronte dell’aumento di carta, plastica e umido. Ovviamente occorre tenere conto che i dati riflettono l’avvio parziale del nuovo sistema: si riferiscono, infatti, alle tre zone in cui è già in vigore l’utilizzo del sacco grigio con il microchip.
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