Il sindaco Oldani, dopo l'incresciosa aggressione, spiega l'intenzione della sua amministrazione di attivare progetti di 'educativa di strada'.
L'aggressione subita non lo fermerà. Pierluca Oldani, sindaco di Casorezzo, spinge con decisione sulla necessità che la comunità, e segnatamente i giovani, rispetti quanto è spazio di tutti. In cuor suo sa benissimo che, se opportunamente coinvolti, gli anni verdi possono dare il meglio di loro stessi ed evitare di sfasciare giochi o altri elementi presenti nelle aree pubbliche cittadine per dedicarsi ad attività costruttive. Per loro e per gli altri.
"Insegnate ai vostri figli il valore del bene comune" è il suo motto rivolto ai genitori dopo avere visto la recinzione del parco di via Resegone divelta i giorni scorsi. Il progetto di inclusione dei giovani che vuole proporre la giunta di Casorezzo si può racchiudere in tre parole: educativa di strada. "L'abbiamo attivata da quest'anno - spiega- e vedremo come va".
Educativa di strada, cioè ascolto dei giovani nei luoghi che sono soliti frequentare per verificarne bisogni e attese ma anche per conoscerli meglio. E per far loro conoscere meglio che nella vita esiste ben altro per divertirsi che danneggiare risorse patrimonio di tutti.