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Scuola, Milano

“Libertà di parola e democrazia”

Con lo striscione “Libertà di parola e democrazia”, gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Italo Calvino di Opera (Milano) hanno manifestato con un presidio nel cortile della scuola contro la decisione della dirigente scolastica di non far parlare l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri.

Con lo striscione “Libertà di parola e democrazia”, gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Italo Calvino di Opera (Milano) hanno manifestato con un presidio nel cortile della scuola contro la decisione della dirigente scolastica di non far parlare l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri, invitata dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Istituto per un incontro sul ruolo dei giovani in Europa. L’intervento di Tovaglieri, inizialmente approvato dalla dirigenza scolastica, è stato poi annullato nei giorni scorsi a seguito di una lettera inviata alla preside da un gruppo di docenti, che hanno definito “inopportuna” la presenza dell’eurodeputata. La protesta, che ha coinvolto oltre 250 ragazzi, è proseguita poi all’interno della palestra, dove è stata convocata un’assemblea d'istituto, al termine della quale gli studenti hanno deciso di informare su quanto accaduto nella scuola sia il Provveditorato agli Studi della provincia di Milano, sia l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, sia il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. I rappresentanti degli studenti hanno dichiarato: “Non possiamo accettare che sia messo un bavaglio preventivo agli oratori invitati a parlare nel nostro istituto, ma soprattutto non possiamo consentire che alla scuola sia negato il ruolo fondamentale di presidio della democrazia, della libertà di espressione e della partecipazione. Abbiamo invitato Isabella Tovaglieri, giovane eurodeputata del territorio, affinché facesse da apripista a una serie di incontri con gli esponenti del mondo della politica e delle istituzioni, che avremmo voluto organizzare nella nostra scuola. Riteniamo infatti essenziale, per la formazione dei giovani, approfondire i temi della democrazia rappresentativa attraverso il dialogo diretto con gli esponenti della politica e delle istituzioni, che li rappresentano e che decidono del loro futuro. Siamo dispiaciuti che questo percorso sia stato interrotto proprio sul nascere”.

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