È ancora giovanissimo, ma ha già scritto pagine della storia del tennis ed è destinato a ricoprire, per molti anni a venire, un ruolo da protagonista nel futuro di questo sport. Carlos Alcaraz, la nuova stella del tennis mondiale, un talento precoce ma già affermato, un predestinato che ha rotto gli schemi e si candida alla leggenda, viene raccontato nel libro “Alcaraz. L’anno della rivoluzione”.
È ancora giovanissimo, ma ha già scritto pagine della storia del tennis ed è destinato a ricoprire, per molti anni a venire, un ruolo da protagonista nel futuro di questo sport. Carlos Alcaraz, la nuova stella del tennis mondiale, un talento precoce ma già affermato, un predestinato che ha rotto gli schemi e si candida alla leggenda, viene raccontato nel libro “Alcaraz. L’anno della rivoluzione”, scritto da Federica Cocchi e Alessandro Mastroluca per l’editore Kenness. Il racconto svela retroscena e aneddoti del percorso di crescita di Alcaraz, dall’incontro con l’attuale coach Juan Carlos Ferrero, ai primi tornei giovanili, arrivando fino al grande salto nel professionismo. Tra momenti di difficoltà e grandi gioie, come il trionfo alle Next Gen di Milano del 2021, gli autori raccontano tutte le sfaccettature che compongono la “creazione di un campione”, entrando anche nel dettaglio delle partite e degli scambi che hanno segnato i numerosi punti di svolta. Un viaggio alle radici di Alcaraz, ancor prima che il fenomeno sbocciasse e diventasse il più giovane numero 1 al mondo nella storia del tennis. Un traguardo reso possibile dal trionfo agli US Open nel 2022, punto di arrivo nel percorso di maturazione ma anche di partenza verso una carriera destinata agli annali. In particolare, il libro fotografa dieci momenti di questa scalata verso la vetta del tennis mondiale. Una marcia inarrestabile, record dopo record, segnata da nuove rivalità, come quella con l’italiano Jannik Sinner e da continui paragoni con Rafa Nadal, icona del tennis spagnolo di cui è considerato l’erede designato. L’anno d’oro di Carlos Alcaraz segna una rivoluzione per tutto il tennis maschile, che abbandona l’era dei Fab 4, i “Fantastici Quattro” (Djokovic, Federer, Murray e Nadal) e si apre a nuovi campioni e nuovi orizzonti.