Un'iniziativa a 50 anni dalla sua scomparsa
Una mostra fotografica per ricordare un grande campione ed un uomo straordinario. La scorsa domenica 16 novembre la Pro Loco di Castano Primo ha voluto rendere omaggio, a 50 anni dalla sua scomparsa, ad Antonio Noé, forte pilota di motocicletta castanese, scomparso il 12 ottobre 1958 a causa di un terribile incidente stradale. E’ stata certamente una giornata carica di emozioni e di ricordi speciali, tra foto, immagini, diapositive e testimonianze. Tanti sono, infatti, gli aneddoti legati alla figura di Antonio Noé, personaggio stimato e conosciuto per le sue grandi qualità in sella alle ‘due ruote’ e, soprattutto, per la persona che era e che sarà sempre. Un campione d’altri tempi, un uomo che ha lasciato nei castanesi un ricordo indelebile, per la sua disponibilità e per il suo senso di rispetto e di amore verso il prossimo. A cinquant’anni dalla sua scomparsa a Castano Primo hanno voluto ricordarlo così: con un’intera domenica dedicata a lui, alla sua figura ed alle sue emozionanti storie che hanno coinvolto tutti, adulti, bambini e giovani. LA STORIA DI UN UOMO E DI UN MITO: La prestigiosa carriera agonistica, in sella alle ‘due ruote’, di Antonio Noé ha inizio nel 1947 alla guida di una M.V. 125 nelle corse in pista di Terza Categoria. Le sue grandi qualità e le sue ottime capacità lo hanno portato, ben presto, nelle serie superiori, alla guida di una Parilla 250 e, anche se ha trovato nel suo cammino alcuni tra i migliori piloti italiani, i suoi risultati sono stati importanti. Ha, infatti, preso parte a numerose competizioni su strada (Milano - Taranto, dove ha ottenuto un primo ed un terzo posto, oltre a diverse corse in circuito, come a Sanremo, Varese, Lodi e Bolzano, riuscendo in più occasioni a vincere). Per divertirsi ha partecipato anche ad alcune gimkane, tra cui anche quelle organizzate a Castano Primo. Nel 1955, dopo anni gloriosi, Antonio Noé ha deciso di smettere e di dedicarsi a tempo pieno al suo garage - officina avviato cinque anni prima. I motori sono, comunque, rimasti nella sua vita ed una delle sue principali passioni: è diventato, infatti, uno degli animatori del Moto Club Castanese ed in varie occasioni ha deciso di tornare in sella anche solo per fare da staffetta durante le manifestazioni sportive nella sua città o nelle cittadine vicine. Fino a quel terribile 12 ottobre 1958 quando i suoi occhi si sono chiusi per sempre... L'INCIDENTE STRADALE: Antonio Noé se ne è andato per sempre il 12 ottobre 1958. E’ morto in sella alla sua amata motocicletta. Ad ucciderlo è stato un terribile incidente stradale. Era una tranquilla domenica, Antonio era uno dei cinque motociclisti posizionati davanti al gruppo, a fare da apripista, alla gara ciclistica per dilettanti ‘Gran Premio Burro Primavera’ quando, arrivato sul rettilineo di Galliate, si è scontrato con un’automobile che stava sopraggiungendo proprio in quel momento. La vettura, proveniente in senso contrario alla corsa, invece di fermarsi per permettere il passaggio dei corridori, ha proseguito la sua marcia andando letteralmente ad impattare con il castanese. Antonio è stato il primo ad accorgersi di quanto stava succedendo e, capito il pericolo, ha deciso di spostarsi sulla sinistra nel tentativo di fermare l’auto. Tentativo che è risultato, però, vano. L’autista, forse preso dal panico, ha accellerato improvvisamente andando ad impattare con Antonio Noé. Inutili i tempestivi soccorsi, Antonio ha chiuso per sempre gli occhi ed è volato in cielo. La moglie lo aspetterà invano al passaggio dei corridori a Turbigo. Dolore, lacrime e tanta commozione, non solo a Castano, quando la sera si è diffusa la terribile notizia. Così come il 14 ottobre, giorno dei funerali e dell’ultimo saluto ad un Campione.