“I migliori auguri di buon lavoro ad Alessandro Rota, chiamato a ricoprire un ruolo importante sul fronte della difesa, della valorizzazione e della corretta gestione delle risorse idriche, fondamentali per l’agricoltura”. Così Paolo Carra, vice presidente di Coldiretti Lombardia, al neo eletto presidente di ANBI Lombardia.
“I migliori auguri di buon lavoro ad Alessandro Rota, chiamato a ricoprire un ruolo importante sul fronte della difesa, della valorizzazione e della corretta gestione delle risorse idriche, fondamentali per l’agricoltura”. Così Paolo Carra, vice presidente di Coldiretti Lombardia, al neo eletto presidente di ANBI Lombardia, l’Associazione che rappresenta i dodici consorzi lombardi di bonifica e di irrigazione. “Nel congratularmi con l’intero comitato direttivo appena rinnovato, voglio ringraziare il presidente uscente Alessandro Folli per il lavoro che, con impegno e passione, ha svolto in questi anni – continua Carra – durante i quali ha messo a disposizione la sua esperienza in un settore che si sta rivelando sempre più decisivo per il lavoro nelle campagne e per la sicurezza idrogeologica dei nostri territori”. L’agricoltura – afferma la Coldiretti Lombardia – è l’attività economica che, più di tutte le altre, vive quotidianamente gli effetti dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo. In particolare – continua la Coldiretti regionale – in questo inizio 2023 preoccupa la mancanza di precipitazioni significative, con le riserve idriche regionali invasate nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sotto forma di neve che è inferiore di oltre il 50% rispetto alla media degli anni 2006-2020. Gli agricoltori – continua la Coldiretti Lombardia – sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. “Bisogna uscire dalla logica dell’emergenza per abbracciare quella della programmazione – conclude Paolo Carra – E’ necessario realizzare un piano invasi per aumentare la raccolta di acqua piovana che oggi a livello nazionale è ferma ad appena l’11%. Come Coldiretti, insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati, abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita”.