Per quanto riguarda la richiesta di riconoscimento della monumentalità dell'albero, è stata presa in carico dalle strutture statali ma hanno escluso questa possibilità. Ecco la storia completa.
Il cedro secolare antistante il cimitero rischia di essere abbattuto? Lo denuncia l’associazione 5 agosto 1991 sul proprio blog: “La delibera di Giunta n. 153 del 27 dicembre 2022 prende atto e ratifica il parere negativo del Nucleo dei Carabinieri Forestali di Milano sulla richiesta di inserire il cedro dell’Himalaya del cimitero di Buscate nell’elenco degli alberi monumentali. Che la Giunta avesse sempre avuto in mente l’abbattimento del Cedro è cosa nota. Due anni fa una perizia pagata da una sottoscrizione tra i Cittadini aveva smascherato il fatto che il cedro non era in condizioni precarie di salute e, se adeguatamente manutenuto, non avrebbe avuto nessun elemento di pericolosità. Sulla base di questa Perizia il Comune aveva cambiato parere e sembrava aver abbandonato l’idea dell’abbattimento.
Nel 2020 si era avviato un percorso di “adozione” di dieci anni del Cedro da parte della Impresa manutentrice (Castello ONLUS) che prevede tutt’ora un controllo annuale dell’albero, supportato da un agronomo. Il Comune aveva poi avviato la pratica presso la Regione per l’inserimento del cedro nell’elenco degli alberi monumentali”. È
E ora, come mai il cedro non può essere ritenuto tale? “È bene che ricordi tutto l’iter. Durante i lavori di potatura commissionati dall'Amministrazione, il manutentore aveva già evidenziato uno stato di degrado e pericolosità – spiega il sindaco Fabio Merlotti - Una successiva perizia metteva in dubbio lo stato di salute del cedro e sconsigliava interventi manutentivi, pronosticando per la pianta pochi anni di vita. Ricordo che l'Amministrazione non ha proceduto all'abbattimento, rischiando io in prima persona se nel frattempo fosse successo qualcosa, perché ho sempre considerato l'eventuale abbattimento come ultima ratio. Poi è stata proposto una perizia, che abbiamo subito accettato, la quale ha scongiurato danni sostanziali all'apparato radicale e ha pronosticato la possibilità per la pianta di durare ancora a lungo. Però questa ha confermato la pericolosità della pianta, suggerendo quindi la messa in sicurezza, una potatura ‘intelligente’ e un piano di manutenzioni. Cose che abbiamo fatto, attivando anche un contratto di manutenzione decennale.
Per quanto riguarda la richiesta di riconoscimento della monumentalità dell'albero, è stata presa in carico dalle strutture statali, le quali autonomamente han fatto sopralluogo e, nella scheda di valutazione, hanno escluso la monumentalità della pianta a causa di uno stato fitosanitario non ottimale, decisione di cui abbiamo preso atto.
Ora, tutto ciò non è in alcun modo preludio a un abbattimento della pianta: se uno ha un bel quadro in casa, che però l’esperto valuta non essere di valore, non significa che il proprietario se ne debba disfare, anzi. Non abbiamo nessuna intenzione di abbattere l'albero, ne continueremo invece la manutenzione, così come stiamo già facendo”.