Contro il Brescia i nerazzurri passano in vantaggio, poi, però, il buio e gli uomini di Iachini pareggiano. Alla fine è 1 - 1 con i bresciani che sbagliano anche un rigore.
Se le partite durassero 45 minuti, beh l'Inter sarebbe sicuramente la regina del nostro campionato. Peccato, però, che le gare si giocano per 90 minuti. E ancora una volta, quindi, i nerazzurri lasciano letteralmente un tempo ai loro avversari. Era accaduto solo una settimana fa con il Genoa (in vantaggio 1 - 0 alla fine del primo tempo) è successo anche stasera contro il Brescia. Gli uomini di Leonardo, infatti, giocano bene, ma lo fanno solamente nei primi 20 minuti. Poi tocchi di palla leziosi, colpi in orizzontale, ma poca, pochissima concretezza sotto porta. Il Brescia capisce che qualcosa può succedere e, nel secondo tempo, inizia a coprire ogni angolo del campo, fino ad arrivare al pareggio e ad avere addirittura la possibilità di vincere la sfida (se non fosse per quel rigore fallito da Caracciolo). Alla fine è 1 - 1, con l'Inter che deve fare il 'mea culpa' per le due/tre occasioni sbagliate davanti al portiere avversario, e con i ragazzi di Iachini che, invece, si devono rimproverare di averci creduto, forse troppo tardi.
Nel primo tempo, o almeno fino al 20esimo, sono i nerazzurri a tenere in mano il pallino del gioco, tanto che trovano anche il vantaggio grazie ad una deviazione, neanche a dirlo, del solito Eto'o. Poi il buio. L'Inter cerca di controllare la sfida e lo fa, a volte in maniera confusionaria, altre usando la testa. Si va al riposo sull'1 - 0. Nei secondi 45 minuti, grazie ad alcuni significativi cambi da parte di Iachini, il Brescia si rende conto che può tentare il tutto per tutto. E, quando manca davvero poco al triplice fischio finale, Caracciolo, servito in area da un colpo di testa davvero incomprensibile del neo entrato Cordoba, insacca alle spalle di Julio Cesar. 1 - 1 e tutto da rifare. I nerazzurri ci provano, ma sono troppo timidi, e su una ripartenza sono i bresciani ad avere l'occasione più importante per chiudere la gara e guadagnare 3 punti fondamentali in chiave salvezza. E' ancora Cordoba il protagonista in negativo, provocando un rigore (con la conseguente espulsione dello stesso difensore di Leonardo) che, però, Caracciolo sbaglia. Bravo Julio Cesar a respingere il penalty dell'airone ed a limitare i danni. Pari e patta, quindi, con l'Inter che non riesce ad avvicinarsi al Milan (atteso domenica dalla sfida interna con l'ultimissimo Bari), mettendo in evidenza, ancora una volta, le pecche che, già, erano emerse in questa stagione.
LE NOSTRE PAGELLE:
BRESCIA:
Arcari 7: Protagonista assoluto del match. E' vero che gli attaccanti nerazzurri sono troppo molli sotto porta, ma lui fa miracoli puri.
Zebina 6: Solita gara di contenimento e grinta. Ammonito, era diffidato.
Bega 6: Ci mette carattere e personalità.
Zoboli 6,5: Buona prova. Tenace e propositivo.
Zambelli 6,5: Prova a proporsi in avanti. Sta crescendo. Utile anche in fase di copertura. Fondamentale per la salvezza.
Kone 6,5: Tra i più pericolosi dei suoi. Tira e scambia con i compagni.
Vass 5,5: Alti e bassi. Non si nota e non si fa notare.
Berardi 5,5: Ne infamia ne lode. Costretto ad uscire anzitempo.
Hetemaj 6: Lotta, a volte ci mette troppa grinta.
Diamanti 5,5: Da lui ci si aspetta sempre di più. Soprattutto visto come il presidente Corioni ce lo aveva presentato ad inizio stagione.
Caracciolo 6: L'uomo principale della gara. Realizza la rete del pareggio, poi sbaglia il rigore del possibile vantaggio e, infine, si fa anche espellere. Se non è lui il giocatore del match, chi altro?
Daprelà 6,5: Entra dopo, ma fa il suo. Ci crede fino alla fine.
Eder 6: Dinamico e intraprendente. Sfiora anche il gol.
Lanzafame s.v.
Iachini (All.) 6: Trasmette la giusta carica ai suoi e, alla fine, esce con un pareggio. Non sarà molto in chiave salvezza, ma di fronte c'era l'Inter. A volte, però, troppo nervoso, su ogni azione e situazione di gioco.
INTER:
Julio Cesar 7: Rigore parato quando la gara si stava chiudendo. Fondamentale e decisivo. Lascia aperta la porta scudetto.
Maicon 6: Si propone, ma spesso non in maniera così decisiva.
Ranocchia 6: Buone coperture e ottimi anticipi. A volte appare, però, in difficoltà. Non è da lui.
Lucio 6,5: Baluardo della difesa. In alcune occasioni fa tremare i suoi tifosi, ma a grinta e carattere non lo batte nessuno.
Nagatomo 6: Intraprendente e vivace. Si propone spesso.
Stankovic 5,5: Non è il solito Stankovic ammirato in altri momenti della stagione. Il suo lo fa, ma sembra, spesso, stanco.
J. Zanetti 6: Il solito capitano che non molla mai. E come recupera certi palloni. Alla fine si deve, però, arrendere anche lui.
Sneijder 6,5: Bene quando lancia per i compagni, splendida la palla che calcia da fuori area e stampa sul palo.
Pandev 6: Sufficienza per la prestazione senza palla. Ma non può sbagliare quei gol, ormai fatti. Prova, comunque, più che sufficiente.
Eto'o 6,5: Ancora una rete. E gioca anche in fase di copertura. Stasera, più di altre volte, è sembrato, in alcuni casi, fuori dal gioco.
Pazzini 5: Non si vede e non la vede quasi mai. A parte qualche triangolazione con i compagni di reparto. Giusta la sostituzione.
Kharja 5,5: Ci prova, ma in modo troppo timido.
Materazzi 5,5: Entra quando la partita è ormai alla fine. Ma entra nel momento peggiore della sua Inter.
Cordoba 4: Non abbiamo voluto infierire troppo. Sue le colpe sulla rete del pareggio bresciano, sua sempre la colpa sul rigore. E si fa anche espellere. Non è da lui. Cosa combini Cordoba?
Leonardo (All.) 5: La sua squadra gioca molto bene nei primi 20 minuti, tanto che trova anche il gol. Poi si spengono le luci. Non è così che si vincono gli scudetti. Deve riflettere sul perché di questi cali.