Lunedì mattina, l’assemblea con i lavoratori organizzata da FEMCA CISL, FILCTEM CGIL E UILCEM UIL con gli imprenditori di Avalon.
“Un incontro certamente positivo che, seppur, ci fa guardare al futuro con la giusta cautela, dall’altro lato, dà concretezza alle possibilità di ripartenza dell’ex Novaceta di Magenta e, quindi, alla speranza di dare ancora un’occupazione ai poco meno di 200 lavoratori”. E’ questo il commento di Giuseppe Oliva, Segretario Generale dell’UST CISL Legnano Magenta e di Stefano Orrigoni, Segretario della FEMCA CISL Legnano Magenta. Lunedì mattina, infatti, presso la Sala consiliare del Comune di Magenta, si è tenuta l’assemblea dei lavoratori organizzata dalle Categorie FEMCA CISL, FILCTEM CGIL E UILCEM –UIL. Accanto ad Orrigoni, erano presenti anche i Segretari Generali delle altre due sigle sindacali, rispettivamente, Rosario Sergi (FILCTEM CGIL) e Giandonato Di Pierro (UILCEM UIL). “Con le quali – tiene a rimarcare Orrigoni – va avanti un ‘gioco di squadra’ in piena armonia il cui unico obiettivo è appunto quello di trovare soluzioni concrete per il rilancio dell’attività imprenditoriale di Novaceta”. All’incontro erano presenti una settantina di lavoratori, che hanno seguito con attenzione i contenuti del piano industriale presentato da due dirigenti dell’AVALON di Brescia intervenuti alla riunione. “Fa ben sperare il fatto – dichiara Orrigoni – che i due imprenditori ci abbiano messo la faccia. E’ questo un segnale di correttezza e di estrema trasparenza per il prosieguo di un’operazione non semplice ma possibile”. Il progetto di rilancio, come già reso noto, prevede la realizzazione di una centrale termica che funzionerà con olio vegetale e che sarà poi la base di partenza da cui far ripartire l’impianto.
“Ci è stato confermato che servono circa 40 milioni di euro per gli investimenti necessari, ma ciò che più conta è la rinnovata disponibilità da parte degli imprenditori per alcuni anni a sostenere tutti i costi necessari a far riprendere quota alla produzione del filato d’acetato”. “Certamente – prosegue il Segretario della FEMCA CISL Legnano Magenta – è una vicenda molto articolata, che presenta diversi passaggi. Ciononostante, l’assunzione di responsabilità da parte degli imprenditori bresciani ci è parsa reale. Anche in considerazione, soprattutto, delle garanzie dateci rispetto alla vocazione di quest’area che dovrà rimanere interamente di natura industriale”. Da parte loro, le parti sociali hanno chiesto la convocazione al più presto del tavolo interistituzionale con Regione, Provincia di Milano e Comune di Magenta così da mettere “nero su bianco” gli impegni ribaditi anche nel corso dell’assemblea di lunedì dai due rappresentanti dell’Avalon. “La nostra richiesta – chiosa Orrigoni – è stata accordata. Anche questo è un elemento da tenere in debita considerazione, al pari della massima disponibilità dimostrata fin qui dalle istituzioni a facilitare in ogni modo e ad accompagnare quest’operazione di rilancio”.