Dopo due anni di pausa forzata, torna la stagione teatrale cittadina con un cartellone coordinato e sostenuto dall'Amministrazione comunale di Busto Arsizio.
Dopo due anni di pausa forzata, torna la stagione teatrale cittadina con un cartellone coordinato e sostenuto dall'Amministrazione comunale di Busto Arsizio. 'BA Teatro', la storica sigla che raggruppa la programmazione dei teatri Fratello Sole, Lux, Manzoni, San Giovanni Bosco, Sociale, Spazio Teatro Alberto Caprioli riparte con una serie di spettacoli di prosa, musica, cabaret, opera, teatro in lingua originale, iniziative per i più piccoli, insomma, un calendario ricco di proposte per tutte le età e tutti i gusti.
In questi mesi le sale hanno lavorato in sinergia per presentare delle proposte di qualità, innovative e non ripetitive, evitando il più possibile sovrapposizioni. La regia dell’Amministrazione, e in particolare dell’assessorato alla Cultura, ha avuto proprio lo scopo di rendere ancora più solida la collaborazione avviata attraverso il ‘tavolo teatri’, a cui siedono anche i teatri Sant’Anna e Aurora, che ha lavorato con notevole impegno per proporre stagione davvero ricca (più di 50 gli spettacoli in calendario) che ha poco da invidiare ad altre realtà. Il risultato concreto della sinergia del tavolo è visibile nel pieghevole “BA Teatro”, realizzato dalla tipografia comunale: si tratta di un vademecum che presenta gli spettacoli in ordine cronologico per permettere al pubblico di essere aggiornato sulle proposte giorno per giorno. L’opuscolo è in distribuzione negli spazi comunali ed è pubblicato sul sito del Comune. “Considerando la violenza con cui la pandemia ha colpito il mondo dello spettacolo, questo è un giorno #felice perché presentiamo una stagione che non solo riparte, ma vede anche un aumento del numero di teatri: ai cinque già presenti si aggiunge il Lux di Sacconago – ha affermato la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli in occasione della presentazione – Il merito è delle sale che hanno saputo superare gli ostacoli di questo terribile periodo: l’Amministrazione ha stanziato una somma a loro supporto che non è stata ridotta, ma aumentata, seppur di poco, anche adeguando i criteri del bando alla situazione, perché eravamo consapevoli che la chiusura di una sala avrebbe significato rinunciare a un #presidio contro il degrado morale e materiale. Se Busto ha ancora 8 sale teatrali, ciascuna con le sue peculiarità, è grazie agli operatori culturali e al supporto dell’Amministrazione e degli sponsor privati. Sta ora al pubblico tornare a riempire le sale: invito tutti a frequentare i teatri e i nostri luoghi di #cultura, da cui nessuno si deve sentire escluso, perché sono luoghi di #benessere, in cui si sta bene”.