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Moda

Le passerelle di Parigi

L'arcobaleno dopo la tempesta: dopo la sfilata di Dior, torna il sereno nel mondo della moda. E per iniziare bene la giornata ecco la dolcezza e la femminilità di Cacharel

Scorre tranquilla la quinta giornata della Settimana della Moda parigina, dopo la giornata di venerdì che ha visto al centro dell’attenzione dei media la sfilata di Dior dopo lo scandalo Galliano. Una donna più rilassata e disinvolta sulle passerelle rimette l’anima in pace e dona serenità al mondo della moda, ancora scosso e sotto shock.
La dolcezza e la femminilità di Cacharel è quello che ci vuole per iniziare bene la giornata. Di bianco vestita, la donna immaginata da Cedric Charlier, designer della maison, dà una nuova visione della classica stampa floreale e la reinterpreta in maniera sofisticata ed elegante. O monocolore o un tripudio di fiori: non esistono mezze misure per i tubini, le tutine morbide, le giacche, un tentativo di prolungare la bella stagione anche nell’inverno che verrà.
Colori, colori, colori, declinati in tutte le loro sfumature nella sfilata di Sonia Rykiel, la regina della maglia. Qui però cade in tentazione con il tartan scozzese e lo usa per i pantaloni, le sciarpe, i maglioni. Una donna dal sapore classico ma sbarazzina per gli accostamenti azzardati e portati con estrema disinvoltura. Rivoluzionaria ma con tradizione.
Bambolina ma un pò maschiaccia, la donna disegnata nella collezione di Comme des Garcons, giusto per non tradire il nome. Impermeabili, gonne, giacche in pelle nera, intervallate da abiti mosaico, composti da tessere di stoffa multicolore. L’arcobaleno dopo la tempesta, una luce nella notte.
Omaggio alla bellezza femminile ad ogni età, infine, sulla passerella di Jean Paul Gaultier. Modelle acconciate come vecchie signore bene, sicure di sè, sensuali, ammaliatrici sfilano fasciate in tubini, gonne di pelle e in tartan e completi sartoriali dal taglio maschile. Come a dire, non si finisce mai di sedurre.
Ormai, con il passare dei giorni e degli anni, ci si rende conto della sempre maggiore bravura degli stilisti di cogliere le mille sfaccettature di una donna: chi la vuole candida e sexy, chi la disegna angelo travestita da diavolo, chi la immagina come un uomo in un corpo di donna. Come ci stupiranno gli stilisti di domani?

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