La cronaca sembra suggerire che si tratta di un’illusione. Ma la consapevolezza del cristiano e l’esperienza di tanti percorsi e progetti, condotti in luoghi “caldi” del pianeta, attestano che si tratta di una prospettiva praticabile. La via del Vangelo è la pace è il tema scelto per la Giornata diocesana Caritas, che sarà celebrata in tutte le parrocchie ambrosiane domenica prossima, 6 novembre.
La cronaca sembra suggerire che si tratta di un’illusione. Ma la consapevolezza del cristiano e l’esperienza di tanti percorsi e progetti, condotti in luoghi “caldi” del pianeta, attestano che si tratta di una prospettiva praticabile. La via del Vangelo è la pace è il tema scelto per la Giornata diocesana Caritas, che sarà celebrata in tutte le parrocchie ambrosiane domenica prossima, 6 novembre. Ed è anche il titolo del convegno in programma nella mattinata di sabato 5 (dalle 9 alle 13), arricchito da un sottotitolo eloquente, che suggerisce una possibile dimensione pratica dell’impegno, a corredo della (quanto mai necessaria ai nostri giorni) riflessione teorica: Il coraggio di scegliere la pace: percorsi, strumenti, esperienze nel mondo. Dopo l’introduzione affidata al direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, toccherà all’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, guidare la preghiera e proporre una lectio che prenderà le mosse dal passo evangelico che proclama “Beati gli operatori di pace”. Seguiranno le relazioni dei docenti universitari Vincenzo Rosito e Valentina Bartolucci, quindi una tavola rotonda sul ruolo, in contesti di conflitto, dell’obiezione di coscienza e del servizio civile (avvocato Alberto Guariso), dell’interposizione nonviolenta (Sara Ianovitz, Operazione Colomba), di progetti di solidarietà e cooperazione (Danilo Feliciangeli, Caritas Italiana). A trarre le conclusioni sarà monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale di settore. "Dobbiamo attualizzare, e avere il coraggio di proporre anzitutto alle nostre comunità, il valore di scelte profetiche fatte nel recente passato dalla Chiesa e valide oggi alla luce del magistero di Papa Francesco – sintetizza Luciano Gualzetti, direttore Caritas –. Non siamo antistorici, vediamo che in Ucraina è in corso un’aggressione. Ma siamo convinti che lo strumento delle armi non sia l’unico, per ristabilire la vera pace. A partire dal Vangelo e dall’incontro con i poveri e le vittime, esistono strade alternative e praticabili per regolare l’uso della forza, creare condizioni di vero sviluppo per tutti i popoli, sostenere il dialogo e la riconciliazione".