Canegrate diventa una "macchina del tempo". E prende per mano chi voglia compiere un viaggio attraverso i secoli conducendolo dall'età del bronzo all'era digitale. Gli aspiranti viaggiatori dovranno darsi convegno sabato 5 novembre alle 10 al polo culturale Catarabia di piazza Unità d'Italia 2.
Canegrate diventa una "macchina del tempo". E prende per mano chi voglia compiere un viaggio attraverso i secoli conducendolo dall'età del bronzo all'era digitale. Gli aspiranti viaggiatori dovranno darsi convegno sabato 5 novembre alle 10 al polo culturale Catarabia di piazza Unità d'Italia 2. "Abbiamo realizzato - spiega il Comune in una nota - un'applicazione che farà entrare in un villaggio dell'età del bronzo del dodicesimo secolo avanti Cristo, il tempo in cui prosperò la cultura di Canegrate , lo studio del passato si sposa alle nuove tecnologie , scavi più realtà virtuale". L'antico letto con gli occhi del moderno e il moderno che recupera i fasti dell'antico per portarli con sé anche nell'era della tecnologia spiccata per fare convivere insieme armi rudimentali per la caccia, pietre focaie e telefoni cellulari visti come percorso di un'unica, affascinante storia. Il progetto è figlio del finanziamento economico della fondazione Cariplo e della sua collaborazione con il Consorzio Bibliotecario del Nord Ovest. All'inaugurazione prenderà parte la Soprintendenza alle belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e il Museo Civico Guido Sutermeister. Il progetto è stato ideato dall'archeologa Sara Zannardi e curato per la parte informatica da Massimo Vecchio. Ai più piccoli sarà proposto un percorso particolare che strizza l'occhio al momento ludico e a quello culturale al contempo: "Il gruppo di insegnanti volontarie Camminiamo nella storia - spiega ancora il Comune - che da anni realizza progetti di archeodidattica dedicati alla cultura preistorica del nostro territorio, proporrà in parallelo laboratori di scavo e letture animate per i bambini". Dalla preistoria all'attuale epoca il cammino non è poi così lungo se ad accorciarlo provvede la voglia di riappropriarsi di un tempo lontano ma pur sempre di tutti e fondativo di tutta la storia che oggi conosciamo.