Rho non ha dimenticato i ragazzi partigiani, che dopo giorni di torture il 13 ottobre 1944 furono portati a Robecchetto per essere fucilati e poi gettati nel Naviglio.
"Memoria è Libertà” è il progetto sui luoghi della Resistenza e dell’antifascismo a Rho, che l’Amministrazione comunale e l’A.N.P.I. Rho stanno realizzando per ricordare la storia locale attraverso delle targhe informative e per creare un simbolico percorso storico rivolto alle nuove generazioni. Il progetto “Memoria è Libertà” è destinato a tutti i cittadini, ma soprattutto alle scuole come potenziale proposta didattica per far comprendere i valori della Resistenza e della Costituzione italiana, attraverso un’attività articolata che preveda visite ai luoghi simbolo della Resistenza rhodense.
L’Amministrazione comunale e l’A.N.P.I. Rho hanno organizzato tre iniziative con la partecipazione di studenti e docenti dell’I.S. Puecher-Olivetti, affiancati dal Teatro dell’Armadillo, e di altre scuole rhodensi. In occasione del 25 Aprile 2022 sono state posate le prime 7 targhe: Il Municipio, piazza Visconti; La Stazione, piazza Libertà; Il Circolo Ferrovieri, via Garibaldi; La tipografia partigiana, via Garibaldi; La Casa del Fascio, via Martiri della Libertà; Il Collegio degli Oblati, corso Europa e le Ex scuole Elementari, via De Amicis
Rho non ha dimenticato i ragazzi partigiani, che dopo giorni di torture il 13 ottobre 1944 furono portati a Robecchetto per essere fucilati e poi gettati nel Naviglio Grande nella zona della cascina Padregnana di Robecchetto. Questi i loro nomi: Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca. Un quinto, Cesare Belloni, benché ferito, riuscì a salvarsi in modo fortuito perché creduto morto. Soccorso dai contadini di una cascina e costretto a scappare e a nascondersi per un anno e mezzo, fu poi in grado di testimoniare ciò che era accaduto.