Si apre, ufficialmente, così la Settimana della Moda di Parigi: con una donna androgina e conquistatrice. Un evento che si preannuncia ricco di emozioni e coinvolgimento.
Paris, mon amour. La capitale dell’amore e della moda ha dato il via alla Settimana della Moda ‘Mode à Paris’, l’ultima dei quattro importanti appuntamenti con il fashion system di tutto il mondo. Ieri durante la seconda giornata hanno iniziato a sfilare i primi interessanti nomi, che con le loro collezioni hanno confermato le tendenze viste sulle passerelle milanesi, dando però un tocco di fiera e mascolina sensualità.
La prima a strabiliare è la maison Guy Laroche con la sua donna selvaggia e dominatrice. Bustier, cappotti lunghi fino alla caviglia e tubini aderenti tutti in pelle rigorosamente nera la rendono aggressiva e molto sexy. Qua e là qualche sprazzo di colore acceso come il rosso fuoco, il beige e il bianco, a illuminare una notte di passione. Da segnalare i vestitini in raso con cinturino in vita, per un’eleganza senza impegno.
Non è da meno lo stilista belga Dries Van Noten, che presenta come suo solito una collezione cerebrale e concettuale. Una donna minimale, ma che ogni tanto si lascia andare a colpi di testa, rappresentati dagli arabeschi di colore sui tubini, sulle giacche, sui cappotti. Colori assemblati come sulla tavolozza di un pittore pazzo, ma senza stonare tra loro, anzi creando un’armonia cromatica tutta da indossare.
Calca la passerella anche la donna immaginata dalla maison Rochas, un inno alla New Wave disegnata dal direttore creativo Marco Zanini. La musa ispiratrice è l’attrice Anna Karina, a cui si rifà una donna pudica e sensuale, a seconda delle situazioni. Di giorno, brava ragazza con tubini e gonne al ginocchio e maglioni ai fianchi; di sera, ammaliatrice con tacchi altissimi e abiti da cocktail sofisticati. I due volti dell’anima di una donna.
Si fa notare come suo solito anche lo stilista di origini inglesi Gareth Pugh, l’enfant prodige della moda, che crea una collezione visionaria e futuristica per una donna androgina e indipendente. Cappotti scultura, abiti morbidi e informi con mantello, cappe metalliche: la donna Pugh è una marziana pronta a dominare la terra. Nero, nero e ancora tanto nero, interrotto solo da blu elettrico e bronzo metallico sono i colori scelti da Pugh per le sue aliene danzanti.
Maggiore sensualità, sicurezza di sé e una visione futuristica del domani contraddistinguono la donna delle sfilate parigine finora, in attesa di scoprire come se la immagineranno le grandi griffe che si susseguiranno sulle passerelle nei prossimi giorni.