Cassonetti destinati ai vestiti che traboccano e cestini dell'immondizia pieni oltremodo. Anche Nerviano si trova a fare periodicamente i conti con un duplice malcostume.
Cassonetti destinati ai vestiti che traboccano e cestini dell'immondizia pieni oltremodo. Anche Nerviano si trova a fare periodicamente i conti con un duplice malcostume. E che il discorso emergesse proprio quando l'assessore a lavori pubblici e territorio Sergio Parini descriveva i capisaldi del controllo di qualità sul servizio di igiene urbana introdotto da Arera e rivolto a ogni comune era nel novero del prevedibile. Con auspicio annesso: mai più situazioni del genere. "La zona dei raccoglitori dei vestiti usati - ha spiegato l'ex primo cittadino Massimo Cozzi introducendo il problema nel dibattito - somiglia spesso a piccole discariche e questo non si può tollerare, si dice che la raccolta sia a cadenza quindicinale e non sempre capita, e parliamo anche dei cestini dei rifiuti che, a volte, non sono svuotati puntualmente , speriamo davvero che questo controllo di qualità serva a prevenire questi fenomeni". Argomentazioni rafforzate anche dalla consigliera del Pd Antonella Forloni. Parini, dal canto suo, ha ricordato che "questo sistema di controllo di qualità ha aspetti contrattuali e tecnici e va a disciplinare una serie di aspetti, dalla puntualità del servizio di raccolta alla dotazione degli strumenti necessari per attuarlo, fino allo spazzamento delle strade". Vi è però un'altra componente che sta al di fuori di quanto indicato dall'Arera ma pienamente dentro l'intero discorso: si chiama senso civico. E, se pur nel dibattito consiliare non sia emerso esplicitamente, non può restare nell'angolo.