Una stele che ricorderà d’ora in poi la ricerca condotta a Magenta dal 2014 al 2017, da un gruppo nato in collaborazione tra l’Amministrazione comunale Invernizzi e l’Anpi, una ricerca che ha riportato in luce una storia locale dimenticata.
Una stele che ricorderà d’ora in poi la ricerca condotta a Magenta dal 2014 al 2017, da un gruppo nato in collaborazione tra l’Amministrazione comunale Invernizzi e l’Anpi, una ricerca che ha riportato in luce una storia locale dimenticata. dimenticata, nonostante sia stato scritto a riguardo fin dalla fine degli anni cinquanta. Si tratta di una storia rilevante per il territorio: l’insediamento a Boffalora sopra Ticino, in villa 'La Fagiana' del Campo A per l’Aliyah Bet, il principale, sul piano dirigenziale, di una rete nazionale di campi di accoglienza agli ebrei europei sopravvissuti alla Shoah, finalizzata alla loro emigrazione nella Palestina ancora sotto mandato britannico, prima della nascita di Israele. “Il gruppo di ricerca corona così il suo percorso, con l’inaugurazione di una stele sul luogo della Memoria. Lo farà grazie all’incontro e alla collaborazione con il Gruppo “Percorso della Memoria Diffusa” (ANPI Provinciale di Milano, Associazione Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio - FIVL, Ecoistituto Valle del Ticino), attivo da circa tre anni, promotore in diversi Comuni del Castanese e del Magentino (alcune sezioni ANPI dei due territori sono impegnate nel progetto), della posa di questo e di molti altri pannelli, commemorativi della storia di Resistenza locale”, come ha annunciato in apertura del suo discorso Elisabetta Bossi, vice presidente della sezione magentina dell’Anpi.
CAMPO A PER L'ALIYAH BET: STELE ALLA MEMORIA