A Castano Primo un dibattito sul delicato tema delle violenze sulle donne. Poi, dal 10 marzo prossimo, il via ad un corso gratuito di antiaggressione nella palestra di via Del Pozzo.
Si chiama “Quello che le donne non dicono” e, oltre ad essere un importante progetto di aiuto e vicinanza al mondo femminile appunto, è e vuole rappresentare un ulteriore e significativo tassello da cui partire per costruire insieme il futuro, un domani diverso e migliore. Troppo spesso si sente di donne vittime di violenze. Giovani ed adulte aggredite, picchiate, costrette a subire maltrattamenti, per strada, ma anche tra le mura domestiche, e, poi, lasciate sole, con la loro sofferenza, il dolore e la paura. Così nasce, quindi, questa iniziativa, realizzata dalle associazioni “Albatros” e “For My Security”, in collaborazione con i comuni di Castano Primo, Turbigo ed Inveruno, con i consultori Asl Milano 1, l’Azienda Sociale e l’istituto d’istruzione superiore “Torno”, e finanziata da Regione Lombardia. E così prendono forma diverse attività ed incontri, qualcuna, già, messa in campo, altre, che si stanno svolgendo in queste settimane, ed altre ancora, invece, che vedranno la luce a breve, dove ciascuna donna abbia la possibilità e, soprattutto, l’opportunità concreta di confrontarsi, parlare ed agire, in prima persona e con il sostegno di esperti e persone qualificate. Domani sera (martedì 1 marzo), alle 21, ad esempio, Villa Rusconi a Castano Primo sarà teatro di un dibattito pubblico sul tema “Dalla parte delle donne”, come riconoscere le diverse forme di violenza e come intervenire – riflessioni su aspetti psicologici e legali. Quindi dal 10 marzo prossimo, sempre la città del nostro territorio, ospiterà, nella palestra di via Del Pozzo, 6 incontri gratuiti di antiaggressione femminile (metodo “Difesa Donna” – studiato per le donne, riservato alle donne). E lo stesso hanno fatto o faranno anche gli altri due comuni che sono parte attiva del progetto, ossia Turbigo ed Inveruno. Non solo. “Si procederà, inoltre, alla creazione di sportelli di ascolto e psicologici per le donne – spiega l’assessore di Castano Primo Francesco Falzone – così da offrire assistenza e informazioni, anche dal punto di vista legale. Ognuna delle realtà coinvolte avrà, pertanto, un ruolo importante e sarà parte attiva nei vari campi che verranno affrontati, con l’obiettivo unanime di costruire una rete attiva a sostegno delle donne”.