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Inchieste, Territorio, Attualità

Oltre 1000 in cassa integrazione

Il settore tessile di nuovo in crisi, operai preoccupati

Il fenomeno non è nuovo, ma è ripreso molto più rapidamente di quanto si credeva. Se un paio di anni or sono le aziende tessili del nostro territorio hanno subito un drastico ridimensionamento per la crisi del settore, che portò alla chiusura di società storiche come la ‘Centenari Zinelli’ e la ‘Zucchi’, ora la crisi dei mercati mondiali ha portato nuove preoccupazioni nel mondo imprenditoriale. Ma la crisi, purtroppo, non è solo nei mercati azionari. E’ arrivata anche nella realtà di tutti i giorni. Basta fare un giro nel nostro territorio per rendersene conto: la vendita di immobili si è praticamente arrestata, nonostante un’offerta sempre più ampia e variegata. Ma è soprattutto nelle piccole e medie imprese che la minor propensione ai consumi da parte dei clienti inizia a pesare. Tornando al tema del tessile, e più specificatamente nel settore dei semilaborati, le aziende in crisi sono sempre di più. Dalle segnalazioni di alcuni nostri lettori e da un’inchiesta presso le principali attività del territorio, emerge come il numero di operai in cassa integrazione (o che entreranno in questa fase a breve) superi tranquillamente le 1.500 entità. Numeri veramente notevoli che vanno ad intaccare il tessuto sociale di molte famiglie, gli stili di vita, le aspettative e le speranze per il futuro. Insomma, i consumi. Trascinando il tutto in una spirale pericolosa di minor propensione all’acquisto, aggravando così la ‘crisi’ dai numeri di borsa all’economia reale. Purtroppo alcune aziende non ci hanno rilasciato esplicite dichiarazioni, ma proponiamo il punto di vista di alcune importanti realtà territoriali: “La situazione interna è tranquilla - ci segnalano dalla TRC Candiani - faremo quattro giorni di cassa integrazione dal 9 al 13 dicembre per un riequilibrio interno. Nella nostra società operano 670 dipendenti, suddivisi in quattro turni per completare sei giorni su sei di lavorazione. Non tutti saranno interessati dal provvedimento perchè anzi 250 di essi operano nella manutenzione e proprio in quei giorni faranno interventi alle macchine. Effettivamente avevamo fatto solo un giorno di cassa integrazione nel 2005, ma la congiuntura del mercato indica prudenza”. Commento analogo viene dalla società ‘Rudoni’ di Robecchetto: “In tutto il mercato del tessile vi è una forte crisi, noi stessi stiamo valutando la posizione dei nostri 90 dipendenti - ci commentano - E’ tutto il settore che vive un rallentamento preoccupante, sia che si lavori per il mercato nazionale che per l’esterno. Ora attendiamo solo che il Governo possa operare interventi concreti. E’ fondamentale rilanciare nella gente la possibilità di acquistare. Solo partendo da un’incentivo ai consumi si può sperare di rilanciare l’economia. In questo momento però nessuno può prevedere quello che avverrà”. Sperando che il 2009 si apra in modo migliore.

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