Alessandro ha 4 anni. E' di Cornaredo e, circa un anno fa, ha dovuto affrontare una brutta patologia e ora ha danni neurologici. Attorno a lui è nata una grande opera di solidarietà da parte della cittadinanza il cui obiettivo è arrivare alla somma di 50 mila euro. Di essi, 14.267 sono già stati raccolti.
Alessandro ha 4 anni. E' di Cornaredo e, circa un anno fa, ha dovuto affrontare una brutta patologia e ora ha danni neurologici. Attorno a lui è nata una grande opera di solidarietà da parte della cittadinanza il cui obiettivo è arrivare alla somma di 50 mila euro. Di essi, 14.267 sono già stati raccolti. Tutto figlio di una raccolta promossa dal padre Matteo e dalla madre Ornella. Questo contributo di generosità sarà da lui consegnato ai bambini che si trovano nella stessa situazione di Alessandro e si trovano nella Casa bambini di Milano gestita dall'associazione Casa Amica. "Alessandro - scrive papà Matteo - darà loro una mano e chiede il tuo contributo per raccogliere una cifra che devolverà poi tra loro in parti uguali". "Ale non ha mai cominciato l'asilo - spiegano i genitori in una toccante lettera - ma nell'ultimo anno ha conosciuto tanti amici che, come e anche più di lui, hanno dovuto affrontare prove che i bambini non dovrebbero affrontare mai, Ale deve tanto a quegli amici , anche se lui non lo sa, perché da loro ha imparato molto e loro lo hanno aiutato moltissimo, tutti hanno fatto tanto per Ale , in tanti modi, e ora lui vuole fare qualcosa per loro". Un ricordo commosso è dedicato dai genitori a un bambino che stava per morire annegato, ma è stato strappato per fortuna alle acque di un fiume. Matteo e Ornella sanno che cosa sia il dolore. Così come sanno che esso esige di diventare amore per gli altri senza inutili ripiegamenti in se stessi. Da qui la loro volontà di raccogliere fondi per la Casa bambini dove ci sono "Amici di Ale che non parlano, non si muovono, non vedono, non ragionano, soffrono e non lo dicono, piangerebbero ma non possono, urlerebbero e non riescono". Amici che, grazie alla generosità dei cornaredesi e non solo, di Ale e della sua famiglia, potranno ancora avere una speranza nel domani.