È una delle estati più calde e secche degli ultimi decenni. E la tendenza è che questo diventi la regola e non l’eccezione. “L’aumento delle temperature è sotto gli occhi di tutti e la situazione è portata ad aggravarsi nei prossimi anni”.
È una delle estati più calde e secche degli ultimi decenni. E la tendenza è che questo diventi la regola e non l’eccezione. “L’aumento delle temperature è sotto gli occhi di tutti e la situazione è portata ad aggravarsi nei prossimi anni”. Ad affermarlo è Simone Scapin, meteorologo del Centro Geofisico Prealpino, con sede a Varese. “Fino a fine luglio, le previsioni meteo sono di una persistenza delle ondate di calore, con qualche piovasco sporadico, ma non significativo, al fine dell’abbassamento delle temperature. Il caldo sarà stabilmente intenso”. Un luglio molto caldo, più caldo di quello registrato nelle medie degli anni scorsi, che fa presagire a un agosto bollente: “Le medie degli anni passati riguardo luglio, con i dati registrati a Varese, sono di una minima intorno ai 17,5° e una massima di 27°. Quest’anno siamo già arrivati a una minima di 20° e una massima di 30°, con un tasso di umidità alto, che amplifica il percepito”. E riguardo le precipitazioni? “La siccità di oggi è stata largamente preannunciata: l’inverno appena finito è stato molto secco. La media delle precipitazioni degli anni passati era di 820 mm di pioggia da dicembre a giugno. L’inverno 2021 – 22 ha registrato solo 322 mm di pioggia. Se poi analizziamo solo luglio, se ricordiamo, quello del 2021 fu particolarmente piovoso e temporalesco, con 199 mm di acqua piovana. Quest’anno è ultra secco”. Cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi decenni? “Qui parliamo di andamento climatico, anzi di cambiamento climatico. Le proiezioni fanno pensare che vi sarà un aumento delle temperature progressivo e stabile, con ondate di calore sempre più intense, e non solo in estate. Il surriscaldamento non è un’invenzione, e le prime avvisaglie sono state date già decenni fa”.