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Territorio

L’Isolino Virginia al tramonto

L’Isolino Virginia del Lago di Varese si svela “sul far della sera”. Si chiama così l’iniziativa promossa da Alfa Varese con la collaborazione tecnica di Archeologistics.

L’Isolino Virginia del Lago di Varese si svela “sul far della sera”. Si chiama così l’iniziativa promossa da Alfa Varese con la collaborazione tecnica di Archeologistics, realtà impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale varesino, e dedicata al piccolo gioiello storico e naturalistico che caratterizza il Lago di Varese. Per quattro sabati, il 9 e 16 luglio e il 6 e 27 agosto, a partire dalle 17, vengono organizzate visite guidate gratuite (unico costo è il trasbordo con il traghetto da Biandronno) all’isolotto inserito nel patrimonio Unesco tra i 111 “Siti palafitticoli preistorici dell’Arco Alpino”. L’Isolino Virginia infatti conserva importanti testimonianze del primo periodo Neolitico fino alla fine dell’Età del Bronzo: la ricerca archeologica, iniziata nel 1863 e a tutt’oggi ancora in evoluzione, hanno portato alla scoperta del più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino. Accompagnati dalle guide di Archeologistics, la visita prevede un viaggio nel tempo, andando alla scoperta di come, nel corso di millenni con lo scioglimenti dei ghiacciai, si crearono nuovi spazi abitativi e l’uomo diede vita qui a insediamenti palafitticoli. Le palificate, che si trovano appena sotto il pelo dell’acqua, sono identificate dalle boe arancioni poste l’anno scorso. Prevista anche la visita al Museo Ponti che conserva alcuni dei reperti provenienti dagli scavi archeologici e dove, grazie al lavoro dell’archeologo Cristiano Brandolini, è stata ricreata un’abitazione neolitica a grandezza naturale, con tanto di archi, frecce, vasellame, un’area per la scheggiatura della selce e il focolare. Non manca la sezione legata alla pesca, con reti in corda di lino e arpioni in osso o in selce. Nei suoi 9.000 metri quadrati di estensione, l’Isolino Virginia offre molto anche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. La visita infatti prosegue alla scoperta delle specie arboree sia autoctone, quali salici, ontani e carpini, sia introdotte a partire dalla fine del 1700 dai nobili che divennero proprietari dell’isola e piantumarono specie “esotiche” come il cipresso calvo o la noce del Caucaso, che hanno poi trovato un interessante habitat rendendo ancora più affascinanti alcune porzioni del piccolo isolotto. Tutto intorno, sull’acqua del lago crescono le castagne di lago, che visitando l’isola si impara a conoscere e riconoscere, e - tra fine luglio e metà settembre - si gode lo spettacolo della fioritura dei fiori di Loto. Per quanto siano ritenuti una specie invasiva per il lago di Varese, sono però capaci di offrire uno spettacolo unico al visitatore. Alzando lo sguardo si scopre il territorio prealpino da un punto di osservazione privilegiato: il massiccio del Campo dei Fiori, che fa da sfondo al lago, segna il passaggio da un ambiente collinare a uno più montuoso, caratteristico della parte nord della provincia di Varese. Al termine della visita è possibile fermarsi al bar dell’Isolino per un aperitivo. Il ritrovo è alle 17 al pontile di Biandronno, in via Marconi. Per iscrizioni: www.alfavarese.it. Per ulteriori informazioni contattare Archeologistics: 328/8377206 - info [at] archeologistics [dot] it.

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