Milano dedica un tributo al fratello del grande Giorgio de Chirico. La mostra è stata curata da Vincenzo Trione e nasce da una collaborazione tra il palazzo ospitante e 24 Ore Cultura
La figura di Alberto Savinio, alias Andrea Francesco Alberto de Chirico (1891-1952), è stata in parte offuscata dal fratello più famoso, Giorgio. In realtà, l'arte e la poliedricità del più piccolo fra i due consanguinei, sono ben degni della considerazione degli storici e degli appassionati che si approcciano all'arte della prima metà del XX secolo, tanto da valere al Savinio una grande retrospettiva ospitata dalle sale del Palazzo Reale di Milano. La mostra, che avrà termine il 12 giugno, è stata curata da Vincenzo Trione e nasce da una collaborazione tra il palazzo ospitante e 24 Ore Cultura. Le opere saviniane, di cui l'esposizione si fa promotrice, anticipano prepotentemente il postmoderno, il movimento nato negli anni '60 come opposizione alla corrente moderna; in particolare contro la tecnologia e il progresso che avevano investito quel periodo. L'originalità, caratteristica preminente dell'artista nato ad Atene, dona alle opere in mostra una peculiarità ante litteram, che ne esalta la forte relazione con la congiuntura attuale, dove le nuove tecnologie emergono prepotentemente, riproponendo condizioni similari alla nascita del movimento postmoderno. I lavori di Alberto Savinio prendono vita dalle immaginifiche percezioni dell’autore, contengono elementi trovati nella realtà e trasformati in 'forme saviniane', strettamente personali e riconoscibili all'osservatore. Protagonisti sono i 'mondi'; il mondo dei giocattoli, il mondo del teatro, il mondo della letteratura, il modo della musica... Concetti che si incastrano gli uni negli altri, costituendo un universo artistico unico, capace di affascinare e arricchire culturalmente chiunque provi ad entrare in contatto con esso.