La squadra di Mazzarri batte anche il Catania e rimane a meno 3 dal Milan, primo in classifica. Lunedì prossimo sfida scudetto: si gioca contro i rossoneri per tentare l'aggancio.
Tutto in una notte. Se ancora non lo aveste capito sembra davvero essere il Napoli l'anti Milan. Lo si pensava anche qualche settimana fa, adesso più che mai ne abbiamo la conferma. Tre punti separano, infatti, la squadra di Mazzarri dai rossoneri e, lunedì prossimo (28 febbraio) c'è la tanto attesa sfida, appunto, tra la prima e la seconda. Gara decisiva che dirà, ufficialmente, se i partenopei potranno sognare ancor di più il tricolore o se, d'altro canto, Allegri ed i suoi si cuciranno sulla maglia almeno una parte di scudetto. Attenzione, però, alle inseguitrici, o meglio all'inseguitrice Inter, ad oggi l'unica che può impensierire le prime due della classe. E' arrivato il momento di fare sul serio: chi sbaglia è fuori!
Intanto ieri sera (domenica 20 febbraio) il Napoli si è imposto con il Catania, grazie ad una rete di Zuniga, abile a sfruttare una palla arrivata in area dopo alcune deviazioni della retroguardia catanese. I ragazzi di Mazzarri segnano e sono, poi, capacaci di mantenere il vantaggio, curando gli avversari e facendo girare la palla. Alla fine è 1 - 0: un risultato che basta per rimanere incollati al Milan. Da segnalare che il Napoli ha anche fallito un calcio di rigore con il suo bomber, il matador Cavani.
LE NOSTRE PAGELLE:
NAPOLI:
De Sanctis 6: Praticamente uno spettatore. Gli attaccanti del Catania gli fanno vivere una serata di grande tranquillità.
Santacroce 7: Vuole riconquistarsi il posto. Gioca con eleganza e grande carattere. Una sicurezza là dietro. Anticipa, stoppa e si propone anche...
Cannavaro Paolo 6,5: Ha appena rinnovato il contratto. Un baluardo e, ormai, un punto fermo non solo delle difesa, ma di tutto il Napoli.
Aronica 6: Gara di contenimento. Qualche volta tenta di salire. Bene nelle chiusure.
Maggio 7: Dalla sua fascia le azioni più pericolose. Sale e scende per 90 minuti.
Yebda 6,5: Bene a centrocampo. Mazzarri l'aveva detto "Vedrete che crescerà". E lui è cresciuto. A volte, però, troppo irruento.
Pazienza 6,5: Smista i palloni, combatte come un guerriero.
Zuniga 6,5: Un gol bello. Stoppa palla, finta e si beve Andujar. Ripaga la fiducia che gli ha sempre dato il suo allenatore. Da tenere d'occhio.
Hamsik 6,5: Luci e ombre. Nel primo tempo si defila sulla fascia, quando torna al centro diventa micidiale.
Sosa 6: Svaria sul fronte d'attacco. Cerca di proporsi, ma si vede, molte volte, che ha pochi minuti nelle gambe.
Cavani 6: Rigore sbagliato a parte. Da il via all'azione del gol. A volte in ombra, ma se si prende un po' di riposo come fargliene una colpa.
Gargano 6: Entra per gestire il vantaggio. Lo fa bene.
Mascara 6: Contro la sua ex squadra, si vede che è emozionato. Comunque si sacrifica per la causa napoletana.
Dossena s.v.
Mazzarri (All.) 6,5: Il suo Napoli gioca a memoria. E, soprattutto, corre. Sceglie di fare turnover, e chi mette in campo non delude.
CATANIA:
Andujar 6: Così e così, soprattutto sul gol. Si fa infilare sul suo angolo.
Potenza 5,5: Quando ha di fronte Hamsik va in tilt, ma anche nelle altre occasioni non fa poi molto.
Silvestre 6,5: Una sicurezza dietro. Spazza e copre. Giocatore di qualità.
Spolli 5,5: E' in difficoltà, comunque cerca di tenere il campo.
Marchese 4,5: Gara di sofferenza totale. Su di lui pesa il rigore che regala al Napoli.
Lodi 5,5: Dopo i due gol della scorsa giornata di campionato, ci si aspettava molto di più. Anonimo per gran parte della gara.
Ledesma 6: Ci mette cuore e gambe. Spesso è, però, troppo falloso.
Schelotto 5: Quanti errori. Non è da lui. Sembra non essere ancora entrato negli schemi della squadra. Il Catania spera che possa crescere.
Gomez 5: In campo c'è, ma non si vede.
Martinho 5: Gioca con il freno a mano tirato. Come dargli torto, visto che dalle sue parti si aggira Maggio. Per il resto incocludente.
Bergessio 5,5: Preferito a Maxi Lopez. Si fa vedere poco, ma quando prova il dribbling regala emozioni. Può e deve crescere.
Maxi Lopez 6: Entra tardi. E' l'unico ad inpensierire la retroguardia del Napoli. Ha sulla testa una palla buona, la mette fuori.
Ricchiuti 6: Dinamismo e corsa. Si propone, cerca di mettere in crisi la difesa napoletana. Ma anche lui entra quando, ormai, è tardi. Perché?
Morimoto 5,5: Mandato in campo per spezzare i ritmi, si fa vedere, ma non riesce a combinare molto.
Simeone (All.) 5: Il voto non è tanto per la sconfitta (in fondo giocava contro la seconda in classifica), quanto per alcune scelte. Ricchiuti e Maxi Lopez in panchina proprio non si capiscono.