In uno scenario di profonda crisi idrica come quello che stiamo vivendo è importante agire subito per cercare di salvare per quanto possibile le coltivazioni in campo. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nel commentare positivamente l’impegno dei produttori idroelettrici nel rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell'Adda e quasi un milione per il bacino dell'Oglio annunciato dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche.
In uno scenario di profonda crisi idrica come quello che stiamo vivendo è importante agire subito per cercare di salvare per quanto possibile le coltivazioni in campo. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nel commentare positivamente l’impegno dei produttori idroelettrici nel rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell'Adda e quasi un milione per il bacino dell'Oglio annunciato dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche.
“Nelle campagne è emergenza siccità e c’è grande preoccupazione per il calo delle rese delle coltivazioni, dall’orzo al frumento, dai foraggi al mais – afferma Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia – Accogliamo quindi con soddisfazione questa decisione che sblocca almeno in parte il rilascio dell’acqua dagli invasi idroelettrici così come avevamo richiesto. Ci auguriamo ora che anche i produttori idroelettrici della Confederazione svizzera possano comprendere a pieno la criticità del momento e liberare risorsa idrica verso il lago Maggiore. Ringraziamo intanto l’assessore regionale Sertori e Regione Lombardia – continua Carra – per l’impegno e il lavoro che stanno facendo”.
Senza acqua – precisa la Coldiretti Lombardia - non è possibile garantire la produzione di cibo Made in Italy sulle tavole dei cittadini in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei forti rincari nel carrello della spesa.
La siccità – continua la Coldiretti Lombardia – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati quest’anno pari a circa 2 miliardi di euro per effetto del calo dei raccolti che hanno bisogno dell’acqua per crescere. Ad essere colpito dalla siccità è l’intero territorio dell’Italia, ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua – conclude la Coldiretti – è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo.