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Castano Primo, Scuola

"Tanti ricordi": la preside va in pensione

Dopo 42 anni, è tempo dei saluti per Maria Merola, dirigente scolastica dell'istituto 'Torno' e del Comprensivo 'Falcone e Borsellino' di Castano.

I ricordi che, inevitabilmente, fanno capolino nella testa e nel cuore. Tante, tantissime immagini che rimarranno per sempre stampate nella sua memoria e che, mai come oggi, assumono un significato ancora più forte. Già, perché dopo 42 anni di servizio per Maria Merola, presidente dell'istituto superiore 'Torno' di Castano e anche del Comprensivo 'Falcone e Borsellino' è tempo di andare in pensione. "Non nego che faccio fatica a dover lasciare la scuola - commenta la stessa dirigente scolastica - Qui, infatti, c'è la mia seconda casa e ora, quindi, sarà un po' come un doversi ricercare, rinnovare e ripensare". Un nuovo capitolo della vita, insomma, che si aprirà, ma con la mente che continuerà, comunque, ad essere proprio negli istituti dove ha svolto la professione. "In particolar modo ho un ricordo bellissimo anche se molto semplice - spiega - L'arrivo al 'Torno', che per me ha rappresentato la sintesi di tutte le esperienze precedenti, in quanto una realtà composita. Avevo già fatto la dirigente nelle scuole di primo ciclo e, poi, nei licei e in un tecnico, ecco ritrovare a Castano tutto assieme mi ha permesso di mettere a frutto le singole competenze maturate negli anni. Il primo giorno che sono entrata in questo edificio, allora, è stata certamente una grande soddisfazione, un orgoglio e un'emozione particolare". Una realtà, dunque, punto di riferimento nel territorio e non solo; e una realtà che, grazie a lei, ha proseguito il suo percorso di crescita. "Molte le attività e le iniziative che sono state portate avanti e dove chiunque ha avuto modo di sentirsi parte in causa e protagonista - afferma - Il traguardo principale, al di là del risultato finale, è stato, appunto attraverso questi momenti, permettere ai ragazzi di avere la possibilità di scoprire le doti e le capacità che avevano e che hanno potuto mettere in pratica". La scuola, come detto, che ha sempre fatto parte della sua vita. "Ho cominciato come insegnante alla Primaria - ricorda - In principio senza avere il ruolo, pertanto sono stata precaria per una decina di anni; quindi, sono arrivati, prima il concorso, successivamente la laurea 'da grande', avendo ripreso gli studi a 30 anni e attorno ai 40 ho così sostenuto la prova da dirigente, vincendola subito e dando il via all'attività da preside, tra Primarie e Secondarie di primo grado, Liceo Classico, Tecnico e, infine, il Torno". L'ultimo incarico, fino appunto alla pensione. "Ogni singolo istante trascorso è stato qualcosa che mi ha aiutato a formarmi ulteriormente - conclude - Certo, con la pandemia ci siamo trovati a doverci confrontare con un'emergenza che nessuno avrebbe mai immaginato e che, perciò, ha confluito la quasi totalità delle forze. Ho in mente come di settimana in settimana cambiava l'organizzazione scolastica, si modificavano le regole ed è stata una continua rincorsa. Comunque, grazie all'impegno di tutti siamo riusciti a superare al meglio il lungo e complesso periodo. In questi anni, ad esempio, abbiamo centrato un altro bellissimo traguardo, ovvero il 'Torno' è diventato un istituto tecnico superiore che si occupa pure di post diploma per i giovani e di collocazione al lavoro; in tale senso, abbiamo creato la fondazione e ad ottobre partiranno tre corsi che formeranno i ragazzi per determinate aree delle aziende, per essere poi assunti. Un fiore all'occhiello per la nostra scuola e che partendo dal presente guarda al futuro. Lo ripeto, non mi nascondo nel dire che oggi lasciare una simile realtà è difficile. E', infatti, come essere in una grande famiglia, che adesso dovrai salutare. Capite che la commozione e le emozioni saranno immense. All'intero personale ed ai professori vorrei, dunque, lasciare un messaggio: auguro ad ognuno di loro di poter mantenere la stessa effervescenza intellettuale che li caratterizza, fatta di curiosità, scoperta, messa in gioco, partecipazione e flessibità nel cercare le opportunità per gli alunni, fuori dalle pareti scolastiche e dalle lezioni canoniche in aula al banco".

"LA SCUOLA, UNA GRANDE FAMIGLIA: DIFFICILE, ALLORA, DOVER SALUTARE"

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