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Sport, Dairago, Storie

Mamma e figlia... di corsa

Cristina e Martina... mamma e figlia alla 100 chilometri. Una bellissima storia di sport e di famiglia che arriva da Dairago.

Lo sport è sacrificio, passione, fatica, impegno... ma anche soddisfazione. Lo è se lo si pratica con gli amici, lo diventa ancora di più se aiuta a consolidare il rapporto tra madre e figlia. Questa bellissima storia arriva da Dairago ed è un esempio dell’importanza di queste legame così indissolubile. “Fare sport con la propria figlia è un modo come un altro per rafforzare ancora di più la relazione genitore-figli. In primis bisogna divertirsi, nulla di obbligatorio, in secondo luogo bisogna trovare tempo e esser costanti. Sono Colombo Mocchetti Cristina (CCM mi chiamano in molti), abito a Dairago. Premetto che non sono mai stata una fanatica dello sport, lavoro come tante altre mamme... nè più nè meno. Nella vita a volte scatta una molla, un input che, per perder kg, inizi a camminare... tentando di raggiungere i primi 5 km e così via, iscrivendosi a gare e prendendo confidenza in questo mondo del running. L’evolversi dei km è avvenuto in maniera naturale e graduale, senza mai forzare nulla. Nello stesso tempo, però, volevo arrivare ai primi 10 km in gara, senza guardare ritmo, ma puntando sulla resistenza. La fatica si faceva sentire sia nell’allenamento che in gara, ma come un martello le batteva in testa la voglia di andare oltre, raggiungere la Mezza Maratona 21.097 km a Novara”. Una soddisfazione immensa, passano gli anni e ‘aumentano’ i km. “Quanti amici podisti ho conosciuto, condiviso con loro anche dubbi, paure su come affrontare tutto ciò... nel mentre mi hanno spronato a iscrivermi a una Maratona 42.195 km di Milano - racconta - Per prepararmi a questo evento, io correvo e mia figlia Martina Bertolli, di anni 29, mi ha seguito sempre in bici!! Quanti sacrifici... ma anche questa l’ho portata a casa! Un giorno mia figlia mi disse di voler iscriversi in palestra per esser in forma... a questa sua richiesta si unì una richiesta di partecipazione alla corsa del Palio di Dairago. Da sportiva è stato un continuo allenarsi e asfaltando km insieme. I suoi primi 5 km, sofferti, ma realizzati! E via di conseguenza, ci siamo iscritte a Milano Deejay Ten, i primi 10 km ufficiali. Descrivere questi nostri km è semplice; non quanto allenarsi, ma la perseveranza e costanza ha sempre dato soddisfazioni”. Proseguono gli allenamenti e si arriva al ‘sogno’: la Firenze-Faenza da oltre 100 km. “Partendo da Firenze sotto il sole con zaino in spalla non abbiamo mai pensato di ritirarci... anche se eravamo provate, vedevamo podisti star male e c’era chi per svariati motivi si ritirava. Ma quando vuoi raggiungere un sogno... si rimane concentrate e ci siamo sostenute a vicenda. Vediamo Faenza, inutile negarvi le nostre lacrime... di gioia! Veniamo accolte da un pubblico meraviglioso. Qui inizio a urlare: È mia figliaaaaa... si chiama Martina. Sono orgogliosa di lei! Il pubblico applaude e noi dimentichiamo tutta la nostra fatica. Con le mani rivolte al cielo andiamo di corsa a ritirare ciò che era nostro: la nostra medaglia! Voluta... e ottenuta!”

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