Una serata con il critico d'arte Flaminio Gualdoni per ripercorrere i movimenti artistici che hanno segnato lo scorso secolo. Un'anticipazione della visita al museo milanese.
In preparazione al pomeriggio d’arte, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e al Tempo libero, tutto dedicato alla visita guidata a Milano del Museo del ‘900, programmato per domenica 3 aprile (iscrizioni entro il 5 marzo presso Uffici Servizi alla Persona o Biblioteca), il Comune, in collaborazione con il ‘Gruppo Artistico Occhio’ ha invitato, lo scorso mercoledì, presso la Sala Consiliare, per una serata di cultura dal titolo ‘Un viaggio nel ‘900: un percorso tra le tappe e le rivoluzioni artistiche del Novecento’, l’illustre concittadino Flaminio Gualdoni, storico e critico dell’arte italiana, nonché docente di storia dell’arte, da moltissimi anni, presso l’Accademia di Brera. Con il suo linguaggio sciolto e accattivante, il professore, che ha donato alcune sue pubblicazioni alla Biblioteca di Cuggiono, ha catturato l’attenzione dei presenti, ripercorrendo le tappe più significative dell’arte contemporanea e del Museo del ‘900, fin dalla prima apertura, come raccolta delle collezioni d’arte dei milanesi, alle successive chiusure, proseguendo fino all’attuale apertura, nel cuore di Milano in piazza Duomo, con la trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del ‘900. Con le sue circa quattrocento opere, la collezione è in grado di documentare tutta l’arte del secolo, a cominciare dal rivoluzionario ‘Quarto stato’ di Pelizza da Volpedo, alla pittura sociale del divisionismo, al futurismo, scaturito a Milano, unica vera avanguardia artistica italiana, fino alla metafisica, allo spazialismo, all’informale, all’arte povera e concettuale. Nei confronti della perfetta arte italiana del ‘400, l’arte del Novecento non ha voluto dare risposte concrete, ma provocare dentro di noi molte domande.