Il Consiglio di Stato ha deciso: quella struttura non deve essere abbattuta. La struttura in questione è il Cineteatro di Casorezzo il cui destino ha diviso gli orientamenti del paese di netto in due parti.
Il Consiglio di Stato ha deciso: quella struttura non deve essere abbattuta. La struttura in questione è il Cineteatro di Casorezzo il cui destino ha diviso gli orientamenti del paese di netto in due parti. Chi era favorevole e chi contrario. La questione parte da lontano, dall'inizio degli anni 2000 quando la parrocchia maturò la decisione di procedere all'abbattimento della struttura per crearne una nuova. Così nel 2003 l'edificio fu chiuso. Il resto della storia scorre sulle parole del sindaco Pierluca Oldani che ha accolto la sentenza del Consiglio con soddisfazione: "Furono allora proposte tre alternative per la riqualificazione del teatro - spiega - ma nel 2010 furono bocciate dalla parrocchia per la costruzione del nuovo oratorio". Ma intanto sale forte una doppia voce che di far abbattere il Cineteatro proprio non ne vuole sapere: la prima è appunto quella dell'attuale primo cittadino: "Nel nostro programma elettorale mettemmo chiaramente che intendevamo salvare quella struttura - spiega ancora - quindi abbiamo negato la possibilità dell'abbattimento", la seconda sono le 1300 firme pro mantenimento che furono raccolte nel 2011 da una petizione popolare. Decisa ad andare avanti per la propria strada, la parrocchia inoltrò un primo ricorso al Tar avendo la meglio. La vicenda continuò a scorrere per le vie legali con un ricorso al Consiglio di Stato la cui sentenza è invece stata favorevole al comune. L'edificio, quindi, non potrà essere abbattuto. E il sindaco auspica adesso che ci si possa ragionare sopra insieme con la parrocchia in un dialogo franco , costruttivo e a tuttocampo. "Noi - conclude Oldani - abbiamo sempre proposto di dialogare sulla struttura, speriamo che questa volta ci siano le condizioni".