In un momento storico che tra costi dei carburanti, fertilizzanti e gestionali ci sono rincari da ogni parte, i danni provocati dal passaggio di famiglie di cinghiali non lasciano di certo indifferenti. Anzi.
In un momento storico che tra costi dei carburanti, fertilizzanti e gestionali ci sono rincari da ogni parte, i danni provocati dal passaggio di famiglie di cinghiali non lasciano di certo indifferenti. Anzi. Ce lo testimoniano alcuni agricoltori della zona di Castelletto di Cuggiono, Robecchetto e Bernate Ticino. “La presenza dei cinghiali nell’area del Parco del Ticino non è una novità - ci spiega un residente della frazione di Cuggiono - ma ogni anno sono aumentati e hanno iniziato sempre più a far danni. Prima giravano nei campi non coltivati, ora invece raggiungono quelli seminati a mais e rovinano tutta la semina”. E il problema non è certo banale, nella zona di Robecchetto con Induno si segnalano pertiche e pertiche di campi seminati interamente buttati. Lungo le sponde del Naviglio capita di vederli passare e poi nascondersi nei boschi nelle ultime ore della notte quando inizia ad albeggiare. E cosa si può fare? “In realtà nulla - ci spiega un altro agricoltore - con i mille vincoli di questa zona (del Parco del Ticino, ndr) praticamente non si arriva mai a una conclusione. Certo qui non vanno a spasso in città come a Roma, ma sono un problema”.