Trent'anni fa la stragi di Capaci e via D'Amelio. Trent'anni dopo Vanzaghello ha ricordato Falcone e Borsellino con un marcia della legalità, l'incontro con Fiammetta Borsellino e la piantumazione di un ulivo nel cortile della scuola.
I ragazzi uno affianco all’altro: in mano diversi striscioni e cartelli, a ribadire l’importanza dell’appuntamento, ma più in generale che questa è e dovrebbe essere la quotidianità. Le voci, poi, che sono risuonate forti e chiare, prima là, davanti ai loro istituti scolastici, quindi lungo tutto il percorso che, attraversando alcune vie e zone del paese, li ha portati fino al palazzetto dello sport. Trent’anni fa le stragi di Capaci e via D’Amelio; trent’anni dopo, allora, Vanzaghello (e assieme anche Magnago) ha voluto ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutti coloro che, purtroppo, in quei due terribili attentati persero la vita e lo ha fatto con una marcia della legalità, l’incontro con Fiammetta Borsellino (figlia proprio di Paolo) e la piantumazione di un ulivo nel cortile della scuola. “Ci sono espressioni come educare alla legalità che dobbiamo avere il coraggio di ripensare. La legalità comincia, infatti, dalla corresponsabilità, da un educarci insieme nella coscienza dei nostri limiti - ha scritto l’Amministrazione comunale vanzaghellese -