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Musica

Premio Loano 2022

I vincitori dell’edizione 2022 del festival di Loano. la storia e i personaggi che hanno caratterizzato questa edizione dell'omonimo festival musicale del Savonese

Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato diciotto anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall'Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, e con il contributo della Fondazione A. De Mari e La Marina di Loano. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini. Partner del Premio Loano: Premio Andrea Parodi, Folkest.

Quest’anno è ‘Canzoni’ (per organetto preparato & elettronica) dell’organettista Alessandro D’Alessandro, pubblicato da Squilibri, l’album vincitore del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. Il Premio Giovani, riservato al miglior disco di musicisti under 35, va invece a ‘Sita’ (Ipe Ipe) esordio solista della cantante e autrice salentina Alessia Tondo (già voce del Canzoniere Grecanico Salentino).
È dunque un’edizione, quella prevista dal 28 al 30 luglio 2022 a Loano, che racconta della vivacità della nuova scena italiana, e dell’emergere di una nuova generazione di performer che, fatta propria l’eredità del folk revival e della world music, porta il lavoro sugli strumenti della tradizione e sulle lingue minoritarie in nuove e originali direzioni. «Il Premio Loano – afferma il direttore artistico Jacopo Tomatis – vuole essere soprattutto un osservatorio sulla contemporaneità. Questa nostra vocazione non contraddice l’enfasi sulla “tradizione”: al contrario, ci invita di anno in anno a osservare come questo patrimonio fatto di lingue, suoni, strumenti, repertori, pratiche, riti si riconfiguri e si rimodelli nel mondo di oggi, rimanendo centrale nelle nostre vite e nella nostra cultura. Di tutto questo, i due dischi vincitori di quest’anno rappresentano un caso emblematico, e ci raccontano di un futuro delle “musiche di tradizione” tutto da inventare, a partire da qui».

«Il Premio Nazionale Città di Loano – affermano il sindaco di Loano Luca Lettieri e l'assessore alla cultura Enrica Rocca – ha reso il nostro comune una delle 'capitali italiane' della musica folk. Ogni anno questa importantissima ed apprezzata manifestazione porta a Loano tutte le ultime migliori produzioni ed i più importanti rappresentanti di questo genere, che affonda le proprie radici nella storia e nella tradizione locale. Ascoltare la musica folk, quindi, è andare alla scoperta delle nostre origini, non solo musicali, ma culturali e umane. Un genere, il folk, che, anche grazie al Premio, negli ultimi anni ha riscontrato una vera e propria rifioritura. Dopo l'interruzione dovuta alla pandemia e l'edizione dello scorso anno, che con il virus ha dovuto convivere, quest'anno il Premio torna nella sua formula più consueta e amata. Vogliamo ringraziare gli organizzatori e gli uffici comunali coinvolti nella pianificazione di questo evento».

Alessandro D’Alessandro, classe 1985, di Coreno Ausonio (Frosinone), già attivo con Orchestra Bottoni e vincitore di una Targa Tenco per il miglior album in dialetto (in coppia con Canio Loguercio) è uno dei più originali interpreti contemporanei dell’organetto diatonico, strumento tradizionale che più di ogni altro è stato al centro di sperimentazioni e innovazioni negli ultimi anni. ‘Canzoni’ (per organetto preparato & elettronica) rappresenta un punto di arrivo di questo percorso: l’album cuce un originale “vestito” – con l’organetto opportunamente trattato con effetti elettronici – a un pugno di canzoni celebri, da ‘Azzurro’ di Paolo Conte a ‘I giardini di marzo’ di Lucio Battisti, a ‘Can’t Help Falling in Love’. Fra gli ospiti, Elio, Sergio Cammariere, Neri Marcorè, David Riondino, Musica Nuda, Joan Manuel Serrat, Peppe Voltarelli, Daniele Sepe, Roberto Angelini e Daniele Di Bonaventura.

Al secondo posto tra gli album più votati dalla giuria del Premio troviamo invece ‘A Sud di Bella Ciao’, progetto all-star di Riccardo Tesi con Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Nando Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati e Claudio Carboni. Il disco – presentato al Premio Loano dell’anno scorso – riprende alcuni classici del repertorio italiano del folk revival, in nuove letture originali. Al terzo posto si classifica invece Alessia Tondo con ‘Sita’, aggiudicandosi anche – da regolamento – il Premio Giovani.
Fin da bambina immersa nella musica salentina – prima con Mera Mehnir, insieme alla nonna, e poi con Sud Sound System e appena tredicenne come voce dell’Orchestra della Notte della Taranta – Alessia Tondo (classe 1991) ha poi confermato il suo talento in giro per il mondo con il Canzoniere Grecanico Salentino. ‘Sita’ è il suo album di esordio come solista, un disco acustico e delicato, nel segno di un songwriting ben bilanciato fra recupero di percorsi ancestrali e personali legati alla musica salentina, e un certo folk-rock britannico.

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