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Politica, San Giorgio su Legnano

Cecchin: 10 anni sindaco

In lui convivono almeno tre sensazioni: soddisfazione per quanto fatto in dieci anni d’amministrazione, rimpianto per la fine dell’esperienza e uno sguardo aperto e chiaro sulle sfide che bussano alla porta del territorio. Sì, perché Walter Cecchin, oltrechè sindaco uscente di San Giorgio su Legnano, è anche stato presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Altomilanese.

In lui convivono almeno tre sensazioni: soddisfazione per quanto fatto in dieci anni d’amministrazione, rimpianto per la fine dell’esperienza e uno sguardo aperto e chiaro sulle sfide che bussano alla porta del territorio. Sì, perché Walter Cecchin, oltrechè sindaco uscente di San Giorgio su Legnano, è anche stato presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Altomilanese. Ma, assicura, la passione politica continuerà “Sicuramente da cittadino e poi chissà...”. In fondo la poltiica con la 'P' maiuscola sa essere una calamita che ti attrae sempre nella sua orbita. “Inizialmente – spiega Cecchin – devo dire che, a una richiesta a me rivolta se continuare a dare una mano, avevo detto di no, poi però ci ho ripensato sulla base di un semplice discorso: è giusto che, come mi è stata data una mano in dieci anni da sindaco, anch’io ora sia disponibile a darla”. Poi riavvolge il nastro e torna al bilancio dell’esperienza amministrativa. “E’ qualcosa che ti resta nel cuore – spiega - molti sindaci, quando finisce, si dicono contenti, io proprio no; ho potuto contare in questi anni su un gruppo di persone, assessori e consiglieri, meraviglioso con cui si è sempre avuta la massima sintonia, e ringrazio di cuore anche gli uffici”. Gli ultimi anni, di semplicità, non ne hanno respirata molta. “Abbiamo dovuto fare i conti con l’emergenza pandemica che ci ha messo a dura prova - aggiunge - ma come comunità abbiamo reagito bene, adesso si tratterà di raccogliere la sfida dei fondi del PNRR e non sarà facile per i piccoli comuni, ci sono diverse difficoltà sociali e procedurali di cui tenere conto”. Fin qui il suo bilancio da sindaco. Ma Cecchin ha le idee ben piantate in testa anche sui sentieri che l’Altomilanese debba percorrere per il suo armonioso sviluppo futuro. Prima strada maestra: “Occorre che i comuni della zona sappiamo collaborare sempre di più – ribadisce – siamo una realtà con molti piccoli comuni e fare squadra è essenziale, lo abbiamo fatto durante la gestione della pandemia e poi con il bando per la selezione del personale comunale che ha sempre bisogno di ricambio, senza collaborare non si va lontano”. Seconda via maior, la digitalizzazione: “L’obiettivo – commenta – deve essere di rendere i cittadini sempre più indipendenti e responsabili verso la comunità in cui vivono e al contempo sempre più informati su quanto accade sul territorio del loro comune”. Poi il territorio torna a rimpiccolirsi e il focus dell’analisi va ancora su San Giorgio. Elementi di orgoglio il primo cittadino di piazza Quattro Novembre ne ha molti. Ma di uno è particolarmente fiero: “Abbiamo avviato il discorso della riqualificazione del palazzo di via Gerli – conclude – abbiamo l’ok dell’area metropolitana, speriamo nell’ok dal Ministero”.

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