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Territorio, Eventi

"Sua maestà G91 PAN..."

Il grande giorno a Volandia: sabato scorso, infatti, l'inaugurazione ufficiale del G91 PAN che da Seattle, nelle scorse settimane, è arrivato proprio nel nostro territorio.

L'hanno ribattezzato 'sua maestà' e, in fondo, diversamente non avrebbe potuto essere, visto lo straordinario e glorioso passato e le emozioni che ha regalato nel tempo e che continua a regalare. Eccolo, infatti, in tutta la sua maestosità, nientemeno che il G91 PAN, pronto a conquistare i tanti visitatori che arriveranno a Volandia. Sì, perchè dopo il lungo viaggio dal Museum of Flight di Seattle fino appunto in Italia e al Parco e Museo del Volo e dopo l'importante e fondamentale lavoro di pulitura, lucidatura e sistemazione da parte dei volontari e degli studenti dell'Istituto Tecnico Maxwell di Milano, è stato il momento del taglio del nastro. Il giorno dei giorni, insomma, per dare il bevenuto ad un gioiello della storia aeronautica del nostro Paese e, contemporaneamente, celebrare le Frecce Tricolori. 'Le origini, il presente e il futuro', questo, dunque, il titolo dell'appuntamento: un percorso tra testimonianze, ricordi e immagini grazie ai diversi relatori (dal comandante Angelo Boscolo al generale di Squadra Aerea Giulio Mainini, dal generale di Brigata Aerea Mario Squarcina al col. pil. Assenzio Gaddoni, dal professor Massimo Ferrari al comandante Maurizio Guzzetti, dal comandante Giacomo Iannelli al gen. s.a. Gian Paolo Miniscalco, fino a Claudio Tovaglieri e Luciano Azzimonti) per rivivere e scoprire uno degli straordinari protagonisti della rinascita dell'Aeronautica Miliare del secondo dopoguerra.

"La storia di sua 'maestà' il G91 PAN si conclude nel migliore dei modi - ha dichiarato il presidente di Volandia, Marco Reguzzoni - E oggi siamo qui per dargli il benvenuto ufficiale insieme a tanti illustri ospiti e per celebrare la nostra amata Pattuglia Acrobatica Nazionale. L’acquisizione del G91 PAN costituisce il coronamento di un’operazione lunga e complessa partita da lontano, ma che ora si concretizza, arricchendo la nostra collezione di un pezzo di grande valore storico e che troverà collocazione in un percorso interamente dedicato all’Aeronautica Militare, di cui il prossimo anno si celebrerà il Centenario. Il mio sincero ringraziamento va a tutti coloro che hanno consentito il 'ritorno a casa' e la valorizzazione museale di uno storico velivolo italiano: in primis al Museum of Flight di Seattle e naturalmente ai volontari dell’officina di restauro che hanno riportato il G91 PAN al suo originario splendore. Speriamo di aver onorato in questo modo il Virtute Siderum Tenus - con valore verso le stelle - che per noi non è solo il motto dell’Aeronautica, bensì è un sogno che trova al Parco e Museo del Volo concreta realizzazione”.

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