Il Ministro Massimo Garavaglia ha ripercorso quanto realizzato nel primo anno di vita del dicastero e ha altresì fatto il punto della situazione con un'analisi dei prossimi obiettivi.
Ad un anno dalla istituzione del Ministero del turismo, si è tenuta presso la sede di via di Villa Ada una conferenza stampa con la quale il Ministro Garavaglia ha ripercorso quanto realizzato nel primo anno di vita del dicastero e ha altresì fatto il punto della situazione, illustrando gli indirizzi programmatici che contraddistingueranno il prossimo futuro dell’attività ministeriale.
In una situazione ambientale non semplice, contraddistinta da due anni di crisi pandemica e di limitazioni alla mobilità e ora dal conflitto in Ucraina, il neonato Ministero si è trovato ad operare da un lato sul fronte della erogazione di risorse al comparto turistico e dall’altro lato sviluppando politiche generali di programmazione e di coordinamento tra distinti livelli di governo e tra categorie al fine di mettere a sistema le ricchezze culturali, artistiche e turistiche dei territori.
Sul versante della erogazione di fondi, come ha ricordato il Ministro Garavaglia, in un anno sono stati erogati 1,7 miliardi di euro alle imprese del comparto turistico, mediante piattaforma telematica. Le risorse sono state distribuite alle varie categorie che compongono il comparto: agenzie di viaggio e tour operator, strutture ricettive, enti fiera e organizzatori di fiere, esercenti di attività di impianti di risalita a fune. Senza dimenticare, ha precisato il Ministro, i consumatori per cui è stato istituito un apposito fondo per gli indennizzi.
Importante anche quanto fatto sul lato Pnrr, con la piena e tempestiva realizzazione degli obiettivi normativi, al fine di impegnare i 2,4 miliardi di euro destinati al turismo: una cifra destinata a crescere fino a 7 miliardi grazie all’effetto leva delle misure adottate. Queste, declinate in chiave di innovazione digitale, sostenibilità, inclusività e piena valorizzazione dei territori, si sono tradotte nel riconoscimento di un credito di imposta, nella istituzione del Fondo Nazionale del turismo, nella modellazione del progetto ‘Caput Mundi’ riferito alla valorizzazione della Capitale e dei territori ad essa connessi, nei lavori redazionali e legislativi di ridefinizione dell’ordinamento delle guide turistiche.
Essenziali anche programmazione e coordinamento. In una certa misura, ragione vitale del Ministero, soprattutto nella prospettiva del pieno superamento della fase emergenziale oltrepassata la quale il Ministero del turismo potrà esercitare pienamente la sua vocazione di hub di politiche multilivello funzionali a valorizzazione e programmazione turistiche. Senza dubbio, afferma il Ministro Garavaglia, alla luce di questo orizzonte prospettico diventa essenziale dotare il Ministero di maggiori risorse e valorizzare una struttura come Enit, i cui omologhi europei godono di maggiori riconoscimenti.
Il Ministero ha lavorato intensamente anche per la messa a sistema delle bellezze turistiche dei territori e per operare da snodo di interconnessione tra i distinti livelli di governo del comparto turistico: in questa prospettiva, devono essere letti la firma dell'accordo con l'Associazione comuni e isole minori per lo sviluppo delle isole e il fondo da 75 milioni per valorizzare i comuni a vocazione turistico culturale nel quadro dei siti Unesco. Inoltre grande attenzione è stata riconosciuta alla inclusività e per questo è stato adottato, con il Ministro per le disabilità Erika Stefani, un decreto che finanzia le certificazioni di quelle strutture che si adegueranno strutturalmente ai bisogni delle persone disabili.