Un ricordo del salesiano per anni responsabile della 'Casa dei Barabitt' di Arese. Molti gli incontri che ha tenuto presso il nostro territorio.
Se ne è andato il 'papà' dei Barabitt; venerdì 11 febbraio è morto a 73 anni don Vittorio Chiari, dopo una vita trascorsa con e per i ragazzi. Educatore salesiano nei campi più difficili, don Vittorio è stato scrittore, conferenziere ma soprattutto grande esempio per chi è impegnato nel difficile campo dell'educazione. Due anni fa lo avevo incontrato all'oratorio di Casate, in un pomeriggio dedicato al tema dell'educazione; un omone dal cuore tenero, capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo. Catalizzatore dell'attenzione, aveva dispensato con grande concretezza e realismo consigli sul rapporto con i ragazzi e la loro educazione; insegnamenti radicati sulla solida base della sua esperienza di figlio e di educatore, sulle orme di don Bosco. Ogni suo intervento era infatti ricco di aneddoti sulla sua famiglia bergamasca e sulle vicende di tanti anni in mezzo ai ragazzi, da Sondrio a Reggio Emilia, fino al Centro Salesiano di Arese, meglio conosciuto come la 'Casa dei Barabitt'. Il Centro ospita e cerca di dare un futuro ai ragazzi considerati 'difficili', offrendo istruzione, supporto anche psicologico e attività ludiche (come l'attività teatrale-circense dei 'Barabba's Clown) ; il nome prende spunto proprio da Barabba, il delinquente che il popolo ebraico ha voluto liberare al posto di Gesù. Don Vittorio non sarà più fisicamente tra i suoi 'Barabitt' ma il suo esempio e il sorriso bonario rimarranno per sempre tra chi lo ha conosciuto.