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Territorio, Attualità, Sociale

Ucraina: i due 'fronti' degli aiuti

Il sostegno dell'Italia agli ucraini in fuga dalla guerra. Donazioni per chi è rimasto in quei luoghi, ma anche accoglienza per coloro che stanno scappando.

Da un lato chi rimane, per difendere la propria casa o per aiutare genitori o nonni che non vogliono abbandonare i luoghi di nascita. Dall’altro un sostegno a chi è scappato, rinunciando a tutto, ma evitando di rischiare la vita sotto le bombe. Sono i due ‘fronti’ che gli aiuti italiani e internazionali stanno provando a sostenere, per dare sollievo a migliaia e migliaia di ucraini colpiti dalla guerra scatenata dalla Russia. Una follia moderna e antica, che ci mostra ogni giorno più dolore e morte.

Tra le tante testimonianze, questa settimana vogliamo riportare quella di Fabio Prevedello, presidente onorario dell’ Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina Maidan, che si occupa di gestire a Buscate la raccolta dei prodotti dai Comuni del castanese. Fabio è ora in viaggio verso casa dopo aver consegnato al confine ucraino 12 tonnellate di beni di prima necessità, al telefono la voce rotta dall’emozione ci fa immediatamente capire che questo non è stato un viaggio come gli altri. Con lui, nel viaggio di ritorno, ci sono alcuni profughi ucraini destinati in Italia, per ricongiungersi con parenti e amici già in salvo.

“È difficile esprimere a parole quanto toccato con mano in quei centri profughi a pochi passi da Leopoli: il dolore, la disperazione e la rabbia per essere così impotenti di fronte a così tanta crudeltà”. L’Associazione Nazionale Italia-Ucraina Maidan di Fabio continua la raccolta di generi alimentari e materiale sanitario da destinare al popolo colpito dal conflitto. “Sono necessari soprattutto alimenti non in confezioni di vetro che potrebbero danneggiarsi durante il trasporto, inoltre è alta la richiesta di prodotti sanitari e per l’igiene personale di adulti e bambini. Nel magazzino di Buscate sono già pronte circa 50 tonnellate di prodotti pronti per essere consegnati, in attesa solo di organizzare il trasporto che viene gestito e finanziato solo grazie alle donazioni di privati e aziende”.

A tal proposito Fabio non manca di ringraziare la famiglia Rezzonico di Arconate, la Croce Rosa Celeste e il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Inveruno che con il loro comandante Michele Marra ha coordinato il trasporto. È possibile continuare a donare sia materialmente sia attraverso donazioni consultando il sito dell’Associazione www.italia-ucraina.it. In molti Comuni del territorio prosegue la raccolta di solidarietà, con un grande sforzo logistico e organizzativo dei volontari, selezionando e gestendo al meglio un servizio molto utile anche per i profughi giunti nei nostri paesi, spesso con pochi indumenti e beni al seguito.

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