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San Giorgio su Legnano

Area di via Gerli: casa delle associazioni

San Giorgio su Legnano: l'area di via Gerli cesserà di essere un monumento al degrado e cederà il passo alla nuova casa delle associazioni.

La discussione sulla sua rivitalizzazione si perde nella notte dei tempi. Da chiunque, negli anni, fosse al governo di San Giorgio su Legnano, si sentiva parlare della rinascita dell'area di via Gerli, ex sede del Municipio prima di lasciare spazio a quella attuale di piazza Quattro novembre. Spuntarono l'ipotesi di un asilo Nido o di una biblioteca. E adesso ecco la soluzione definitiva messa in pista dalla giunta del sindaco Walter Cecchin: quello spazio cesserà di essere un monumento al degrado e cederà il passo alla nuova casa delle associazioni. "Su questo edificio - conferma il primo cittadino sangiorgese - si erano fatte varie ipotesi di utilizzo e ristrutturazione ma nulla era mai decollato per mancanza di fondi sufficienti a quest'operazione di riqualificazione". Poi è arrivata la longa manus del supporto che ci voleva, riassumibile in quattro lettere: PNRR.

"Attraverso i suoi fondi - afferma felice Cecchin - è arrivata finalmente l'occasione per ridare nuovamente vita a quest'edificio mettendolo a disposizione della comunità sangiorgese". Tutto riposa per ora tra gli schizzi di un progetto preliminare. "Sarà composta - spiega Cecchin - da quattro sale indipendenti di circa 70 metri quadrati con relativi servizi per ogni sala, due al piano terra e due al primo piano, servito anche da ascensore". La Città Metropolitana, credendo nella validità del progetto, lo ha foraggiato con una somma di 850 mila euro. La conferma dei finanziamenti da parte del Ministero dell'economia dovrebbe giungere per fine mese.

"Siamo certi - conclude Cecchin - che la riqualificazione di quest'edificio e le nuove attività che si inseriranno in piazza Mazzini daranno sicuramente un volto nuovo alla nostra San Giorgio". E una seconda vita a un edificio che, per la storia in esso racchiusa, certo non meritava di restare così sepolto dall'oblio e dall'incuria.

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