In genere, il termine ‘design’viene associato all’età della Rivoluzione industriale, che in Italia arrivò con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi europei.
In genere, il termine ‘design’viene associato all’età della Rivoluzione industriale, che in Italia arrivò con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi europei, in un contesto caratterizzato dalla condizione geografica e politica frammentata dell’Italia ottocentesca, un paese che alle soglie del 1860 era agricolo.
Dopo l’Unità d’Italia, nonostante il lento consolidamento dell’industria cotoniera e degli opifici, soprattutto al nord, non si poteva ancora parlare di industrializzazione del paese prima del 1870-1880. Tuttavia, in questo periodo iniziavano a nascere le fiere di paese e poi di città, le esposizioni, la nascita di scuole specialistiche e di ‘alfabetizzazione grafica’. Nasce a Monza nel 1923 la prima Esposizione Internazionale delle Arti Decorative. La manifestazione si svolgeva con cadenza biennale nel parco della Villa Reale di Monza, con l’obiettivo di stimolare le relazioni tra industria, arte e società. Fin dalle origini, la manifestazione era improntata a una concezione unitaria di tutte le forme d’arte e di espressione creativa, strettamente collegate alle evoluzioni sociali e allo sviluppo economico.
La rassegna di Monza successivamente diventa triennale e si sposta a Milano nel 1933 e assume una personalità giuridica autonoma. Sotto la guida di figure come Gio Ponti e Mario Sironi inizia la vita della Triennale. L’architetto Giovanni Muzio progetta il Palazzo dell’Arte che diventa la sede della Triennale di Milano, a seguito della donazione della Famiglia Bernocchi. Dal 1923, Triennale Milano è una delle istituzioni culturali più importanti a livello internazionale.
Il suo scopo è quello di espandere e innovare i singoli modi di pensare, portando esperienze di culture e lingue diverse in un solo posto e tempo. Nel 1946 la Triennale di Milano organizzò la mostra RIMA (Riunione italiana per le mostre di arredamento), dove giovani architetti impegnati nella progettazione di singoli arredi o alloggi tipo furono invitati a partecipare. Il 1947 è la consacrazione internazionale del design italiano con la VIII Triennale di Milano, dove la sezione sull’arredamento, diretta da Piero Bottoni, è curata da Franco Albini (ideatore del celebre Tavolino Cicognino) e Luciano Cannella insieme ad Anna Castelli Ferrieri, Ettore Sottsass e altri.
Il designer Gualtiero Galmanini dopo aver realizzato vari allestimenti e progetti con Piero Portaluppi, viene scelto come una delle icone dell’architettura italiana del tempo e selezionato per realizzare il progetto dello Scalone d’onore della 8ª Triennale di Milano. Il Design italiano diviene da questa data il massimo riferimento mondiale per l’architettura e il design, rendendo particolarmente apprezzate da musei e collezionisti le realizzazioni degli anni cinquanta. La crisi Covid-19 ha inferto un duro colpo al mondo del design e, in maniera particolare, al comparto legno-arred, ma Milano con il Salone del Mobile e il Fuorisalone è pronta a tornare protagonista. nel mondo.