Tra alloggio e ristorazione gli agriturismi lombardi hanno perso circa 80 milioni di euro tra il 2020 e il 2021, anche a causa del balzo dei prezzi dell’energia.
Tra alloggio e ristorazione gli agriturismi lombardi hanno perso circa 80 milioni di euro tra il 2020 e il 2021, anche a causa del balzo dei prezzi dell’energia. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in base a una proiezione sulle stime elaborate dalla Coldiretti a livello nazionale, secondo cui l’agriturismo italiano tra alloggio e ristorazione ha perso 1,25 miliardi tra il 2020 (758 milioni) e il 2021 (500 milioni), mentre prima della pandemia nel 2019 il fatturato era di 1,56 miliardi di euro.
Secondo un’indagine di Terranostra Lombardia, in particolare nel 2020 un agriturismo lombardo su due ha dovuto fare i conti con ricavi più che dimezzati a causa dell’impatto dell’emergenza Covid. “Dopo un 2020 drammatico per le nostre strutture – afferma Massimo Grignani, presidente di Terranostra Lombardia –, con oltre 200 mila presenze in meno rispetto all’anno prima e le difficoltà nella ristorazione a causa dei limiti e dei divieti imposti dall’emergenza sanitaria, lo scorso anno è stato ancora in salita perché la tenuta delle presenze nei mesi estivi non ha compensato i vuoti degli altri periodi dell’anno. Situazione estremamente difficile vivono ancora oggi gli agriturismi con attività didattica che continuano a registrare attività praticamente azzerate con le scuole”. “Senza dimenticare – continua Grignani – gli aumenti delle spese di gestione che da mesi stiamo fronteggiando, dovuti al boom dei costi energetici e delle materie prime”.
E tutto questo – continua la Coldiretti Lombardia – nonostante gli agriturismi siano forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche, grazie al fatto di essere immersi nella campagna lontani dagli affollamenti con spazi adeguati per i posti letto e a tavola e per le attività ricreative.
L’agriturismo – afferma la Coldiretti – svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Il consiglio è di rivolgersi – conclude la Coldiretti – a siti come www.campagnamica.it che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana con l’indicazione dei servizi offerti.