Giovedì scorso nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore di Inveruno, le classi prima e seconda dell’indirizzo tecnico turistico sportivo, oltre alle classi quarte del corso turistico tradizionale hanno incontrato Simone Barlaam, campione paralimpico medaglia d’oro alle ultime paralimpiadi di Tokyo e primatista mondiale.
Giovedì scorso nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore di Inveruno, le classi prima e seconda dell’indirizzo tecnico turistico sportivo, oltre alle classi quarte del corso turistico tradizionale hanno incontrato Simone Barlaam, campione paralimpico medaglia d’oro alle ultime paralimpiadi di Tokyo e primatista mondiale. L’incontro, organizzato dalla professoressa di Scienze Motorie Alessandra Sesia, è stato condotto in forma di intervista dal professor Bonelli, docente di diritto e economia dello stesso istituto. “Simone ha raccontato la sua esperienza olimpica, soffermandosi principalmente sull’ambiente asettico e controllatissimo a causa del Covid e sullo straniamento di dover gareggiare in stadi enormi e completamente privi di pubblico – ha spiegato la professoressa Sesia - Ha ricordato le emozioni per le medaglie vinte e i tanti sacrifici sostenuti con allenamenti duri e continui. In particolare, ci ha spiegato del suo rapporto particolare di “amore/odio” con il suo allenatore Massimiliano Tosin ‘una delle persone che ha saputo credere in me, forse anche prima di me’, del sostegno della famiglia e del bel rapporto con la sorella minore, che ora vive e studia in Olanda”. Sono stati tanti gli interventi dei ragazzi, affascinati dalla simpatia e dalla semplicità di un campione che ha saputo fare di una fragilità fisica un suo punto di forza. E al termine gli studenti gli hanno donato una medaglia “fatta in casa” dal corso grafico, così che possa mostrarla ai prossimi incontri, visto che le tante vinte sono ben custodite in un luogo sicuro.