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Centro Danza: che... Talent!

Nove ballerini tra i 13 e i 16 anni di età (i MashUp), un’idea di performance che sa stupire il telespettatore per 100 secondi di danza che conquista: il Centro Danza di Maura Paparo è sbarcato a Italia’s Got Talent, ottenendo quattro “sì” dai giudici.

Nove ballerini tra i 13 e i 16 anni di età (i MashUp), un’idea di performance che sa stupire il telespettatore per 100 secondi di danza che conquista: il Centro Danza di Maura Paparo è sbarcato a Italia’s Got Talent, ottenendo quattro “sì” dai giudici.

“Come tutte le cose che riescono bene, è nato per caso - ci raccontano gli insegnanti del Centro - La preparazione della coreografia risale allo scorso anno, a primavera inoltrata, quando solo gli agonisti potevano entrare in sala, a causa della pandemia. Abbiamo inventato questo pezzo per stare insieme ai ragazzi e tirarci su di morale, il periodo era molto negativo...”.

Il lavoro di Erika Paparo e Niccolò Besozzi con i ragazzi viene poi intercettato da Maura Paparo, che ne vede le potenzialità televisive e ci mette il suo tocco personale. Il video viene mandato alle audition e i MashUp ricevono la chiamata per questo pezzo ispirato al mondo della moda, in cui i ragazzi si cambiano in pochi secondi dietro a un appendiabiti continuando a ballare.

“C’è stato tanto lavoro dietro: il numero durava 3 minuti, ma l’abbiamo dovuto adattare ai 100 secondi del programma tv, una faticaccia”. Era da ottobre, quando è avvenuta la registrazione a Roma, che i ragazzi hanno dovuto mantenere il segreto sulla loro esperienza.

“I ragazzi erano freschi e ingenui, rispetto ai tanti performer professionisti che abbiamo incrociato durante la registrazione. Non abbiamo visto altri gruppi numerosi come il nostro poi... molti hanno incassato dei “no”, mentre i MashUp con soddisfazione si sono presi il “sì” unanime della giuria. La loro avventura però non è proseguita alle semifinali e finali... viene fatta una scelta tra tutte le performance approvate”.

Adesso, una nuova sfida: ‘Restart’, il saggio che si terrà il 3 e 4 giugno al Teatro Brera di Inveruno, un segnale importante di ripresa e di rinascita per tutto il settore dopo lo stop legato alla pandemia. Gli allievi sono stati divisi in due gruppi, per due serate differenti più simili a una rassegna di danza che a uno spettacolo, per garantire la sicurezza di tutti.

“Le performance saranno tutte accomunate da questo concetto di rinascita, di ripresa. Dobbiamo far capire a questi ragazzi che il futuro è ancora lì che li aspetta, che non è tutto finito, che si può ricostruire una realtà, anche se diversa da quella di prima. Per amici e genitori sarà proprio una vera sorpresa, perché in questo ultimo anno non era permesso loro assistere alle lezioni o alle prove”. Entrambe le serate dello spettacolo saranno aperte a tutti fino ad esaurimento biglietti.

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