"Caro carburante". Già, perché i continui e significativi aumenti stanno influendo, e non poco, inevitabilmente anche sugli autotrasportatori.
"Caro benzina", o meglio, volendo essere più precisi, bisognerebbe dire "Caro gasolio". Già, perché i continui e significativi aumenti stanno influendo, e non poco, inevitabilmente anche sugli autotrasportatori. "Diciamo che già prima la situazione era critica, adesso, ovvio, lo è ancora di più - commenta Fulvio, di 'Autotrasporti Ferrario' ad Inveruno - Ci troviamo di fronte, infatti, ad una difficoltà che non è dell'ultimo momento, bensì sono anni che la stiamo vivendo. C'è stata, ad esempio, un'impennata storica nel 2018, ma solamente oggi se ne parla nello specifico, perché tutta la popolazione è costretta ad andare a pagare oltre 2 euro al litro, appunto, il gasolio".
Prezzi e costi, dunque, che crescono e lo fanno in maniera davvero importante, portando gli stessi autotrasportatori a
Ma, alla fine, non c'è solo la criticità legata al gasolio. "Se la guerra in Ucraina sta avendo ripercussioni in vari ambiti, a maggior ragione sta coinvolgendo proprio il nostro settore, dove c'è una forza lavoro autisti dell'est che, in questo momento, per i motivi che tutti sappiamo, lasciano i mezzi fermi, per raggiungere le famiglie o per andare a combattere. Ecco, capite bene che, oltre alle difficoltà del 'caro carburante', ci troviamo di fronte anche a quelle legate alla mancanza di personale".
AUTOSTRASPORTI E 'CARO CARBURANTE'