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Sapori, Territorio, Milano

Pomodori: -10% di semine in Lombardia

Per il protrarsi dello stallo nelle trattative con l’industria sul prezzo del pomodoro, in Lombardia si sono già ridotte di almeno il 10% le semine previste per questa stagione che non verranno più recuperate. È quanto stima la Coldiretti Lombardia.

Per il protrarsi dello stallo nelle trattative con l’industria sul prezzo del pomodoro, in Lombardia si sono già ridotte di almeno il 10% le semine previste per questa stagione che non verranno più recuperate. È quanto stima la Coldiretti Lombardia nel denunciare l’estremo ritardo sulla definizione del contratto per il raccolto 2022.

Ogni giorno che passa senza intesa – afferma la Coldiretti regionale – sono altri ettari di mancata produzione, proprio in un momento in cui l’Italia, con la guerra in Ucraina e l’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia, ha bisogno di mettere in campo tutte le sue risorse per garantire le produzioni alimentari e le forniture di cibo alle famiglie.

La mancanza di un accordo – continua la Coldiretti – non permette agli agricoltori di affrontare costi di produzione in ascesa vertiginosa a cui si somma una situazione di siccità che in Lombardia dura ormai da mesi e che contribuisce a mettere a rischio la coltivazione dell’oro rosso. Non si può più perdere tempo – prosegue la Coldiretti regionale – Serve subito un’intesa che riconosca il giusto prezzo agli agricoltori, che non può essere inferiore ai 110 euro a tonnellata. Sotto questa soglia non ha senso firmare alcun contratto, meglio vendere il prodotto direttamente nel momento del raccolto.

L’accordo sul prezzo agli agricoltori è strategico – afferma la Coldiretti - perché chi sceglie di coltivare pomodoro deve ordinare le piantine per il raccolto estivo, con il rischio che il balzo dei costi porti anche produttori storici a scegliere colture che richiedono meno investimenti e minori rischi come mais, sorgo, girasole e soia, le cui quotazioni sono esplose con la guerra in Ucraina e le tensioni commerciali internazionali. È urgente che tutti gli attori della filiera si dimostrino maturi e responsabili – prosegue la Coldiretti Lombardia – Bisogna remare tutti nella stessa direzione, che mira alla trasparenza della filiera e alla valorizzazione del prodotto cento per cento made in Italy.

Nel 2021 in Lombardia – conclude la Coldiretti – sono stati oltre 7 mila gli ettari destinati al pomodoro da industria, con Mantova e Cremona le province più vocate, per una produzione complessiva superiore ai 610 milioni di chili. L’Italia è ai primi posti nel mondo per la produzione di polpe e trasformati con oltre 71mila ettari coltivati a pomodoro nel 2021 fra Nord e Sud del Paese per un raccolto totale di oltre 6 miliardi di chili.

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