Cinque giorni di viaggio e, poi, l'arrivo a Magnago, per caricare tutto il materiale raccolto e ripartire alla volta dell'Ucraina. Un camion di aiuti e speranza in oratorio.
Cinque giorni di viaggio, tre dei quali fermo in dogana e, poi, finalmente l'arrivo a Magnago, per caricare tutto il materiale raccolto e da qui ripartire di nuovo alla volta dell'Ucraina. Là, insomma, nel cortile dell'oratorio magnaghese, ecco, proprio nelle scorse ore, quel camion di aiuti, per portare, appunto, i tanti, tantissimi beni di prima necessità, viveri, medicinali e vestiti, donati dal territorio alla popolazione ucraina, ormai da settimane, purtroppo, costretta a vivere i terribili momenti della guerra. "E' stato un lungo tragitto - racconta l'autista, grazie alla traduzione di Igor, ucraino d'origine, ma ormai da anni residente nella
Dalla zona di Leopoli, dunque, fino in Italia. "Ognuno deve fare la sua parte - spiega - L'unione è fondamentale e, in questo senso, allora, ci stiamo muovendo. Essere qui significa per noi moltissimo. Vuol dire poter portare in patria buona parte di ciò che è necessario per il nostro popolo. Cibo e medicine, in particolar modo, ma anche indumenti, che servono a chi è rimasto nella propria città o paese e, contemporaneamente, alle migliaia di persone che stanno scappando e non hanno più nulla".
La grande macchina della solidarietà che non conosce confini e che, subito, si è messa in moto. "Grazie di cuore a tutti gli italiani per la straordinaria mano che ci hanno dato e continuano a darci - conclude Igor - Vedere il tantissimo materiale che hanno portato e sentire l'immensa vicinanza è qualcosa che mi emoziona e mi commuove. Sono stati fantastici".
UCRAINA-MAGNAGO E RITORNO: UN CAMION DI AIUTI