"L'orrore non ha colore": a Robecchetto, un sit-in per la pace, a fianco del popolo ucraino. L'hanno organizzato Emilia e il marito Fabio. "Uniti contro ogni guerra".
"L'orrore non ha colore": quel messaggio che è risuonato forte e chiaro, prima in centro a Robecchetto, poi davanti alla chiesa parrocchiale. Un sit-in per la pace, a fianco del popolo ucraino, ormai da giorni e giorni, purtroppo, costretto a vivere i terribili momenti della guerra. L'hanno organizzato Emilia e il marito Fabio, con la collaborazione di alcuni cittadini.
"Perché quello che stiamo vedendo è qualcosa di straziante e terribile - raccontano - Bambini uccisi, ospedali bombardati e gente in fuga. Non si può e non si deve, allora, rimanere indefferenti di fronte a tutto ciò, anzi è fondamentale unirsi per far sentire la propria voce". Gli uni affianco agli altri, dunque... "Mai come oggi è importantissimo - continua Emilia - Bisogna esserci, ritrovarsi e ribadire il nostro "no" fermo e deciso contro ogni conflitto. Fa male, infatti, quanto sta succedendo. Ho sempre impresse negli occhi e nella testa le orribili scene che arrivano, appunto, dall'Ucraina, assieme alla paura di che cosa possa accadere ancora".
Incertezza (per il presente ed il futuro), alla fine, è la parola sulla quale si sofferma. "E' necessario, pertanto, sensibilizzarci tutti - concludono - L'iniziativa che abbiamo voluto promuovere guarda proprio in questa direzione, pronti, qualora ve ne sia di nuovo la necessità, ad organizzare altri momenti simili. In più, poi, personalmente abbiamo dato la disponibilità ad ospitare due profughi, nella speranza che siano molte le famiglie che facciano lo stesso".
A FIANCO DEL POPOLO UCRAINO: SIT-IN A ROBECCHETTO