Tanti giovani si sono fatti coinvolgere dalla gara di solidarietà per soccorrere le popolazioni dell'Ucraina. Ecco la testimonianza, in prima persona, di una giovane di Castano Primo.
Subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina tutta Italia si è mobilitata per dare in qualche modo aiuto alle persone, famiglie, animali rimasti li che non sono riusciti a scappare o che non vogliono lasciare la loro terra.
Io, con la Fondazione Aurea di Castano Primo, ho dato una mano in prima persona, aiutando a smistare le cose arrivate in un capannone a Buscate . In questo capannone arrivano ogni giorno molti camion con su pacchi provenienti da tutti i paesi dell’Alto Milanese che hanno raccolto cibo, indumenti , medicine donate dai cittadini.
Noi volontari ci occupiamo di aprire i pacchi e suddividerli, io mi sono occupata degli indumenti. I vestiti vengono divisi uomo/donna / bambino e invernali o estivi. Ovviamente facciamo una selezione perché un po' di persone hanno portato negli scatoloni cose non adatte, come vestiti rovinati, scarpe bucate. Invece tante altre persone hanno donato vestiti e scarpe completamente nuovi con ancora su il cartellino. Abbiamo trovato anche cose che sono poco utili in questo momento in Ucraina come ad esempio guanti e presine da cucina, anche negli alimentari abbiamo riscontrato cibi poco adatti come i panettoni, e piadine da cucinare.
Sono arrivate tantissime cose, il capannone è pieno di qualsiasi tipo di aiuto anche per gli amici a quattro zampe, in un momento difficile come questo è una cosa bella vedere tutta questa solidarietà del nostro paese in qualsiasi modo anche con i gesti più piccoli.