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Attualità, Territorio

L'accoglienza dei profughi

La macchina organizzativa, tra Regione, Prefettura, Comuni, Protezione Civile ed associazioni, si è messa in moto, cercando di coordinare lo slancio solidale dei tanti cittadini italiani. Ma l’accoglienza è un tema delicato.

La macchina organizzativa, tra Regione, Prefettura, Comuni, Protezione Civile ed associazioni, si è messa in moto, cercando di coordinare lo slancio solidale dei tanti cittadini italiani. Ma l’accoglienza è un tema delicato, che va gestito con grande delicatezza, soprattutto perchè è difficile prevedere per quanto tempo occorrerà ospitare bambini ed adulti in fuga dalle bombe russe. “Come Protezione Civile stiamo organizzando un ‘hub’ di prima accoglienza e monitoraggio a Bresso, dove c’era il punto vaccinale - spiega Sara Bettinelli, consigliere delegato di Città Metropolitana -. È fondamentale fare ‘squadra’ in questa fase, altrimenti i singoli Comuni non reggeranno alla gestione dell’emergenza”. Ma ecco alcune domande. Cosa devo fare se accolgo in una casa di cui sono titolare (proprietario o affittuario) persone ucraine? Occorre compilare il modulo di Comunicazione di Ospitalità con i dati richiesti e presentarlo entro 48 ore al Comando della Polizia Locale del proprio Comune di residenza. Nel caso dei minori, quando non ci sono i genitori o i tutori: occorre contattare il servizio sociale comunale per seguire la procedura corretta a regolarizzare la loro posizione. Se ho un’abitazione posso metterla a disposizione? Cosa devo fare? Sì, è possibile. Nel caso l’ospitalità fosse nell’abitazione personale occorre segnalare allo sportello immigrazione/servizi sociali le persone ospitate. Se invece fosse un’abitazione sfitta è possibile segnalarla al proprio Comune di residenza. Le abitazioni verranno poi gestite da un ente del terzo settore. Per chi mette a disposizione la struttura probabilmente ci sarà un parziale rimborso sulle spese sostenute. Inserimento e gestione: “Mediatori culturali, corsi di lingua, ecc. al momento sono tutti a carico dei Comuni - spiega Sara Bettinelli - ma un passo fondamentale è la registrazione sanitaria, anche per poi inserire i bambini a scuola”. Il trauma non è solo lasciare le proprie case ma anche separarsi da affetti e allontanarsi dai propri sogni. Ma, nel concreto, per chi scappa da una guerra sono tante le esigenze e le necessità immediate. ASST Ovest Milanese ha predisposto due punti accoglienza sanitaria per ricevere i profughi provenienti dall’Ucraina. Le strutture sono le seguenti: Vecchio Ospedale di Legnano, via Candiani 2, Punto Unico di Accoglienza (PUA), tel. 0331.1776746, lunedì-mercoledì-venerdì dalle ore 9 alle 12.30 / Ospedale Fornaroli di Magenta, via donatore di Sangue 50, Magenta, tel. 02.97963134, lunedì-mercoledì-venerdì dalle ore 9 alle 12.30. I Punti Unici di Accesso garantiscono la seguente offerta sanitaria: -rilascio di codice STP (Straniero Temporaneamente Presente); -tampone antigenico rapido; -vaccinazione anti-covid; -vaccinazione anti difterite/tetano/pertosse/polio; -compilazione delle schede di primo screening sanitario (visita medica); -eventuale rinvio ad altre prestazioni specialistiche.

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